Sono 6 gli ambiti fondamentali per il rilancio dell’Italia: Imprese e Lavoro; Infrastrutture e Ambiente; Turismo, Arte e Cultura; Pubblica Amministrazione; Istruzione, Ricerca e Competenze; Individui e Famiglie. Questi i temi del rapporto finale presentato dal Comitato di esperti guidato da Vittorio Colao, alla Presidenza del Consiglio.
ECCO I PUNTI SALIENTI RIPORTATI DAL SITO DI SKYTG24
Digitalizzazione, rivoluzione verde e innovazione
Un documento di 121 pagine, con sei macro-obiettivi e sei macro-settori, dal titolo “Iniziative per il rilancio – Italia 2020-2022”. Tre gli obiettivi trasversali del documento, che compaiono sulla copertina del testo: “digitalizzazione e innovazione; rivoluzione verde; parità di genere e inclusione”. Ciascuno dei sei settori prevede dei sottocapitoli, ai quali corrisponde un obiettivo. Le fonti di funding si dividono in “principalmente pubblico”, “principalmente privato” e “no funding”.
Rinviare saldo imposte 2019 e acconto 2020
Tra le proposte, il rinvio del pagamento dell’imposte sui redditi di giugno-luglio. La proposta chiede di “differire (quanto meno per le imprese che lo richiedono) il pagamento del saldo delle imposte dovuto nel 2020 al suo ricevimento”. Sul fronte fiscale viene chiesto di rendere più agevole la compensazione dei debiti con i crediti fiscali, anche con i crediti esigibili verso la Pubblica amministrazione.
Incentivi per riqualificare i disoccupati
Incentivare la riqualificazione dei lavoratori e dei disoccupati attraverso fondi specializzati, è un’altra proposta. In particolare, si indica di prevedere a questo fine incentivi alle imprese (ad esempio defiscalizzazione di spese di formazione, riduzione del cuneo), incentivi ai lavoratori, utilizzo di programmi formativi di qualità e un sistema di valutazione della qualità dei programmi di formazione.
Due sanatorie, su lavoro nero e contante
Ci sono anche due proposte di sanatoria nel capitolo ‘imprese e lavoro’ del Piano Colao. La prima è per l’emersione del lavoro nero che, sulla scorta del decreto Rilancio preveda l’emersione del lavoro irregolare in alcuni settori ma anche un mix di premialità (riduzione della contribuzione), paletti (dichiarazione di assenza di lavoro nero) e sanzioni (in caso di dichiarazioni del falso. Una seconda Voluntary Disclosure riguarderebbe invece l’emersione e la regolarizzazione del contate derivante da redditi non dichiarati con il pagamento di un’imposta sostitutiva e l’obbligo di investimento di una parte dell’ammontare (40-60%) per 5 anni in strumenti di supporto del Paese.
Norme anti-burocrazia, anche “difensiva”
Superare la ‘burocrazia difensiva’, legando la responsabilità dei dirigenti pubblici ai soli risultati della gestione, e prevedere per l’eventuale danno erariale un premio assicurativo pagato dall’amministrazione di appartenenza. È una delle norme del capitolo ‘pubblica amministrazione alleata di cittadini e imprese’ del Piano, che prevede anche altre misure anti-burocrazia come l’ampliamento degli ambiti di autocertificazione e dei meccanismi di silenzio assenso, accompagnato da certezza dei tempi e da maggiori controlli.
Escludere Covid da responsabilità penale datore di lavoro
Ecco le prime indicazioni su imprese e lavoro: escludere il “contagio Covid-19” dalla responsabilità penale del datore di lavoro per le imprese non sanitarie e neutralizzare fiscalmente, in modo temporaneo, il costo di interventi organizzativi per l’adozione dei protocolli di sicurezza; definire e adottare un codice etico per la P.a. sullo smart working; consentire (in deroga temporanea) il rinnovo dei contratti a tempo determinato in scadenza almeno per tutto il 2020.
Riforma congedi parentali, indennizzi al 60%
Nell’ambito del sostegno all’occupazione femminile, la task force propone di “avviare la riforma dei congedi parentali indennizzandoli almeno al 60%, individuando forme di supporto pubblico, per incentivarne l’utilizzo specie da parte maschile ed estendere i congedi di paternità a 15 giorni”.
Agevolazioni fisco per operatori turismo
Per quanto riguarda il settore Turismo e Cultura, il Piano propone di “dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale (ad es. defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, incentivi alla riapertura)”. “Il settore turistico è impattato dalla pandemia in modo gravissimo”, è la premessa che si legge.
Agevolazioni fisco per operatori turismo
Per quanto riguarda il settore Turismo e Cultura, il Piano propone di “dare agevolazioni e defiscalizzazioni per le attività del 2020-2021, incentivando gli operatori ad aprire in modo da preservare sia l’avviamento sia l’occupazione, in particolare stagionale (ad es. defiscalizzazione contributiva in caso di assunzione, aumento delle agevolazioni rispetto agli extra costi dovuti alla sanificazione, incentivi alla riapertura)”. “Il settore turistico è impattato dalla pandemia in modo gravissimo”, è la premessa che si legge.
Più concessioni ma solo con investimenti
Si propone di negoziare un’estensione delle concessioni equilibrata e condizionata ad un piano di investimenti espliciti e vincolanti nei settori delle autostrade, del gas, geotermico e idroelettrico: tali azioni dovranno inoltre essere “coerenti con le macro-direttive del Green Deal europeo”.
Accelerare sul 5G
Nel piano l’accelerazione dello sviluppo delle reti 5G, anche prevedendo di escludere l’opponibilità locale quando i protocolli nazionali sono rispettati. Nel piano si evidenzia per questo la necessità di “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio”.
Voucher banda larga per meno abbienti
Concedere voucher per sostenere l’accesso alla banda larga delle fasce meno abbienti della popolazione, focalizzato sulla migliore tecnologia disponibile localmente e differenziato tra fibra e altre tecnologia. E’ quanto indica il piano prevedendo che “la necessità di banda ultra-larga domestica si scontrerà con la difficile situazione economica di molte famiglie, che potrebbero non essere in grado di sostenerne i relativi costi”. Si invita poi ad accelerare lo sviluppo delle reti 5G anche prevedendo di escludere l’opponibilità locale quando protocolli nazionali sono rispettati. Si evidenzia inoltre la necessità di “adeguare i livelli di emissione elettromagnetica in Italia ai valori europei, oggi circa 3 volte più alti e radicalmente inferiori ai livelli di soglia di rischio”.
“Troppe lacune, colmare gap digitale”
La task force invita a lanciare un programma didattico sperimentale per colmare il gap di competenze e skill critiche (capacità digitali, problem-solving, finanziarie di base) che vede l’Italia al 26/o posto in Europa su 28 Paesi per le competenze digitali della popolazione. Il sistema formativo tradizionale, si legge, “presenta lacune significative per quanto riguarda le competenze innovative”. Ad esempio, solo il 20% degli insegnanti ha effettuato corsi formativi in materia di alfabetizzazione digitale e il 24 % delle scuole manca ancora di corsi di programmazione. (Fonte skytg24.com)
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