FEBBRE DA MUNDIAL – In Italia la temperatura è decisamente scesa, ascolti delle partite in netta discesa, e la Rai che dovrà restituire circa 77 milioni di introiti pubblicitari per il mancato proseguimento della nazionale. L’attenzione si è spostata sulla polemica vecchi-giovani, con Buffon e Cassano che se ne sono dette di tutti i colori ed il toto allenatore che impazza.
LE PARTITE – Gli ottavi di finale Mondiali di calcio 2014 cominciano proprio oggi sabato 28 giugno alle 18 ora italiana, con la partita tra Brasile e Cile. Da qui in poi le partite saranno tutte a eliminazione diretta: chi vince va avanti, chi perde va a casa. Non è previsto il golden gol, né il silver gol: in caso di pareggio dopo i tempi regolamentari si giocheranno due tempi supplementari da 15 minuti; in caso di ulteriore pareggio si andrà ai calci di rigore.
Il tabellone della fase finale dei Mondiali si è completato giovedì sera, con le ultime partite del girone H, in cui sono passati il Belgio e l’Algeria, per la prima volta nella sua storia.
28 giugno – 18 ora italiana – Belo Horizonte
Brasile-Cile
(solo Sky)
28 giugno – 22 ora italiana – Rio de Janeiro
Colombia-Uruguay
(Sky e RAI)
29 giugno – 18 ora italiana – Fortaleza
Olanda-Messico
(solo Sky)
29 giugno – 22 ora italiana – Recife
Costa Rica-Grecia
(Sky e RAI)
30 giugno – 18 ora italiana – Brasilia
Francia-Nigeria
(solo Sky)
30 giugno – 22 ora italiana – Porto Alegre
Germania-Algeria
(Sky e RAI)
1 luglio – 18 ora italiana – San Paolo
Argentina-Svizzera
(solo Sky)
1 luglio – 22 ora italiana – Salvador
Belgio-Stati Uniti
(Sky e RAI)
Dopo gli ottavi di finale dei Mondiali si andrà avanti con i quarti di finale, due partite venerdì 4 e due partite sabato 5 luglio, e con le due semifinali, martedì 8 e mercoledì 9 luglio. La finale per il terzo posto si giocherà sabato 12 luglio, e la finale dei Mondiali di calcio 2014 in Brasile sarà domenica 13 luglio.
GIOCARE IN ATTACCO – Un pensiero di Papa Francesco: durante la Giornata mondiale della gioventù in Brasile si era rivolto ai giovani esortandoli a “giocare nella squadra” di Gesù. E non solo, la riflessione era continuata: “Cosa fa un giocatore quando è convocato a far parte di una squadra? Deve allenarsi, e allenarsi molto! Così è la nostra vita di discepoli del Signore”. Poi citò san Paolo che addita ai cristiani del suo tempo la figura di una disciplina sportiva e le qualità richieste per praticarla: “Ogni atleta è disciplinato in tutto; essi lo fanno per ottenere una corona che appassisce; noi invece una che dura per sempre”. Il premio stesso, per il Papa – ricorda il blog di Alver Metalli Terre D’America – ha una comparazione ben nota. «Gesù ci offre qualcosa di superiore della Coppa del Mondo! Gesù ci offre la possibilità di una vita feconda, di una vita felice e ci offre anche un futuro con Lui che non avrà fine, nella vita eterna.(…). Ma noi dobbiamo “essere in forma” per affrontare senza paura tutte le situazioni della vita, testimoniando la nostra fede». Insomma, dobbiamo “sudar la camiseta”. Che non c’entra soltanto con l’ambito calcistico, ha a che vedere con il lavoro, per esempio. Chi lavora, chi “guadagna il pane con il sudore della fronte” suda anche lui la sua maglietta; e gli sportivi (non soltanto i calciatori) che più la sudano sono quelli che più corrono, più giocano e s’impegnano per far vincere la propria squadra.
AZZURRI – Non c’è un presidente federale e non c’è un allenatore della Nazionale di calcio. Non c’è un leader e non c’è anche una formazione sicura per i prossimi impegni (presto ripartono le qualificazione per gli Europei fra due anni ndr); per una volta mi piace una riflessione del quotidiano Repubblica che scrive: è la notte della Repubblica del calcio. Tutto da ricostruire, a cominciare dai vertici. Ci vorrà qualche settimana per avere un quadro più chiaro della situazione e per ripartire. Ma ben più del nome del prossimo presidente federale che rileverà Abete (Demetrio Albertini è tra i nomi più caldi), è quello del futuro allenatore che interessa i più. Ma finché non si conoscerà il nome del presidente sarà difficile capire l’orientamento. Per adesso c’è una rosa di nomi deduttiva, nel senso che si prendono in considerazione i tecnici italiani più prestigiosi e attualmente senza panchina. I nomi sono presto fatti: Roberto Mancini, Massimiliano Allegri e Luciano Spalletti. Anche perché sembra difficile attendersi una successione interna: insomma l’allenatore dell’under 21 azzurra, Luigi Di Biagio, non sembra proprio in procinto di sostituire Prandelli. Del resto ci saranno profondi rinonvamenti nel settore tecnico e non è detto, ad esempio, che Arrigo Sacchi rimanga, lui che è responsabile di tutte le giovanili azzurre: lo tsunami in Figc coinvolgerà tutti, quindi la situazione al momento è piuttosto indecifrabile.
UNO SGUARDO – E’ uno sguardo di pietà, verso un fenomeno drammatico sul quale giornali e media in genere in questi giorni sguazzano: dal Brasile rimbalzano i dati di un boom senza precedenti riguardo al sesso a pagamento richiesto dagli stranieri volati in terra sudamericana per divertirsi, staccare dal lavoro e provare diversi piaceri. Non solo calcistici.
A San Paolo e Rio de Janeiro, di fatto, le agenzie di escort e night club stanno importando prostitute da altre città e regioni brasiliane per far fronte alla massiccia richiesta dei clienti stranieri: secondo i media verdeoro il movimento notturno sarebbe molto intenso negli hotel dove sono ospiti i dirigenti della FIFA. Secondo quanto riportano gli organi di stampa brasiliani i tifosi delle varie Nazionali provano a risparmiare su ogni aspetto del proprio soggiorno, tranne che su uno. Il sesso. Per una notte con una prostituta locale, infatti, si paga dai 1200 ai 1700 euro.
San Paolo è la città con più richieste: brdelli come Café Photo, Romanza e Bahamas stanno vedendo triplicare il numero di clienti. “Il prezzo dipende dal giorno, dall’ora e dal risultato della squadra per cui tifa il cliente” fa sapere una ragazza brasiliana. Ecco, anche di questo va fiero il Brasile. Noi cristiani, forse, un pò meno. di Daniele Venturi
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