MAXI OPERAZIONE DEI CARABINIERI – Il nome voluto per l’operazione è ‘aemilia’, perchè è in Emilia romagna che ci sono stati 117 dei 160 arresti. Diversi fermati anche in Piemonte, Lombardia e Veneto e al sud in Calabria e Sicilia.
Alla testa dell’operazione la dda di Bologna
La maxiperazione coordinata dalla direzione distrettuale antimafia del capoluogo emiliano ha portato in carcere soggetti accusati a vario titolo di associazione di tipo mafioso, estorsione, usura, porto e detenzione illegali di armi, intestazione fittizia di beni, reimpiego di capitali di illecita provenienza, emissione di fatture per operazioni inesistenti ed altro. Tutti reati commessi con l’aggravante di aver favorito l’associazione mafiosa.
Sei regioni coinvolte Migliaia i carabinieri sul campo, sia a Bologna – che ha coordinato le indagini – sia in altre cinque regioni: Lombardia, Piemonte, Veneto, Calabria e Sicilia. Ad emettere i provvedimenti di custodia cautelare, oltre alla procura di Bologna, i colleghi di Brescia e Catanzaro.
Calabria: la costa grande acrari Sono 37 i fermi in Calabria, tra Crotone e Catanzaro. A finire al centro dell’inchiesta la cosca grande acrari di Cutro, nel crotonese, che secondo le accuse gestiva le attività illecite. Fonte: RaiNews