Nuovi raid e tiri di artiglieria si sono succeduti nella notte sulla striscia di Gaza da parte dell’esercito israeliano. Il bilancio parla di almeno 12 morti, che portano il totale delle vittime palestinesi a 356; circa 2.600 i feriti. Secondo fonti mediche, tra le vittime degli ultimi bombardamenti ci sarebbero anche due bambini, uno dei quali il figlio di Khalil al-Hayya, alto esponente di Hamas. Israele intensifica inoltre a Gaza la caccia ai tunnel di Hamas, nella convinzione che da lì arrivi, insieme ai razzi, il pericolo maggiore.
E oggi due soldati israeliani sono morti nel contrastare il tentativo di un commando di Hamas di infiltrarsi, proprio attraverso un tunnel, nel sud di Israele. Al secondo giorno dell’operazione terrestre, i morti nella Striscia sono circa 100 per un totale complessivo, secondo i media, di oltre 356 (alcuni delle stesse famiglie) e 2270 feriti, mentre Israele vede salire a sette le sue vittime complessive, compresi i due soldati e un civile colpito oggi da un razzo nel Neghev.
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AGGIORNAMENTO IN TEMPO REALE DOMENICA 20 LUGLIO
h.19.40 – “Completeremo la missione. Riporteremo la pace nel sud e nel centro di Israele”. Lo ha detto il premier Benyamin Netanyahu aggiungendo che “Israele non ha scelto di entrare in questa campagna ma ci è stata imposta”.
h.17.39 – Sirene di allarme risuonano nella città israeliana di Ashqelon dopo che da Gaza è stata sparata un’altra salva di razzi. Secondo la tv israeliana Canale 10, dalla mattina di domenica Hamas ha sparato verso Israele oltre 80 razzi.
h.16.00 – Il bilancio aggiornato dei palestinesi uccisi a Gaza nel conflitto con Israele è di 436 morti e oltre 3mila feriti. Lo calcola la agenzia di stampa palestinese Maan, dopo la morte di otto palestinesi nel rione di Rimal in un bombardamento israeliano.
h. 14.51 – Sono almeno 87 i palestinesi morti oggi nella Striscia di Gaza, 62 dei quali a Sajaya, il sobborgo di Gaza City pesantemente colpito dall’offensiva israeliana. Secondo il portavoce dei servizi palestinesi di soccorso Ashraf al Qudra, dall’inizio dell’operazione sono morti 425 palestinesi, tra i quali 112 minori, 41 donne e 25 anziani.
h. 10.51 – Sono 40 le persone morte oggi nelle strade dei sobborghi di Sajaya, un popolare rione di Gaza. Lo dice l’agenzia palestinese Maan citando il ministro della sanita’ (Fonte: Ansa)
h.10.35 – Hamas ha richiesto ad Israele un cessate il fuoco di due ore per ragioni umanitarie. La richiesta, dicono i media locali, è stata avanzata tramite la Croce Rossa.
h.09.50 – Sono 17 i soldati israeliani feriti nel corso dell’operazione a Gaza, ricoverati all’ospedale Barzilai di Ashkelon, città nel sud di Israele a poca distanza dalla Striscia. Lo riferiscono i media.
h.09.00 – Una serie di razzi sparati stamane da Gaza da Hamas ha costretto a correre nei rifugi la popolazione di rioni situati a nord di Tel Aviv, nonché nelle città costiere di Ashdod e di Ashqelon. Alcuni razzi sono stati intercettati in volo dalle batterie di difesa. Uno, secondo la televisione Canale 10, è caduto nel centro abitato di Ashqelon. Ancora non si ha notizia di vittime.
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DISORDINI ANCHE A GERUSALEMME – Rivolte di giovani arabi sono scoppiate nella notte in diversi quartieri di Gerusalemme Est, contro le operazioni di Israele nella Striscia di Gaza. Lo riporta la stampa israeliana. Manifestanti a volto coperto hanno lanciato molotov e pietre contro la polizia a Al-Issawiya, Shuafat, At-Tur e al checkpoint di Qalandia. Secondo le fonti, le forze dell’ordine sono intervenuto con “misure per disperdere la folla”.
OGGI UN PICCOLO SPIRAGLIO PER IL ‘CESSATE IL FUOCO’ – Dopo il fallimento francese e egiziano, il presidente dell’autorità palestinese Abu Mazen è volato in Qatar per incontrare, oggi, il leader di Hamas in esilio, Khaled Meshaal, e per parlare di un possibile cessate il fuoco con Israele. Molto probabile anche un faccia a faccia con il segretario generale dell’ONU Ban Ki-moon.
A Doha la riunione sarà presieduta dall’Emiro del Qatar Sheikh Tamim bin Hamad al-Thani, che è ormai l’interlocutore ufficiale tra Hamas e la comunità internazionale. Fanno sapere dall’emirato del golfo che: “Il Qatar ha presentato le richieste di Hamas alla comunità internazionale, la lista è stata presentata alla Francia e alle Nazioni Unite, i colloqui di domani sono focalizzate alla negoziazione, ulteriormente, di queste condizioni.”
L’ARRIVO DI BAN KI MOON – E’ inoltre previsto l’arrivo nelle regione del segretario generale dell’Onu Ban Ki Moon, nel tentativo di smuovere le acque, mentre già stasera il responsabile del Quai d’Orsay Laurent Fabius – per il quale il cessate il fuoco è «urgente e imperativo» – ha visto il premier Benyamin Netanyhu. Da Israele – giorno di riposo sabbatico chiuso a Tel Aviv e Haifa da un paio di raduni pacifisti durante i quali non sono mancate tensioni fra manifestanti di sinistra e attivisti di destra – finora non è trapelato alcun commento: l’attenzione per ora resta concentrata sul campo dove l’esercito è impegnato appunto a stanare i tunnel. Finora, secondo il portavoce militare, ne sono stati scoperti 34, di questi 5 costruiti per raggiungere il territorio israeliano. E proprio da uno di questi un commando di nove uomini di Hamas – travestiti a quanto pare con uniformi dell’esercito israeliano – ha tentato di infiltrarsi stamattina nella zona di Eshkol, a circa 15 chilometri dal confine sud della Striscia.
CRISI UMANITARIA – E’ salito a oltre 62.000 il numero degli sfollati a Gaza: lo ha comunicato l’Unrwa, l’agenzia per i rifugiati dell’Onu. Le persone hanno trovato rifugio in 49 scuole dell’agenzia che ha lanciato un appello per continuare a fornire loro cibo, cure mediche e aiuti d’emergenza come materassi, coperte, kit per igiene personale. di Francesco Rossi / Redazione Papaboys
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