Oggi la Chiesa, celebrando la festa di Cristo Re dell’Universo, vuole sottolineare che Gesù è il vero e unico Signore della storia e del tempo.
(Fonte santiebeati.it – Saverio Gaeta) La solennità del giorno tende a sottolineare che Cristo redentore è il Signore della storia, l’inizio e la fine del tempo. L’istituzione della festa fu decisa da papa Pio XI, l’11 dicembre 1925, a conclusione del Giubileo che si celebrava in quell’anno.
Come ha scritto lo studioso padre Francesco Maria Avidano, la relativa devozione si pone in riparazione del grido blasfemo contro Gesù, riportato dai Vangeli: «Non abbiamo altro re che Cesare».
Nei giorni precedenti la solennità di Cristo Re i devoti recitano uno specifico Triduo o una Novena.
Papa Leone XIII, l’11 giugno 1899, consacrò la Chiesa, il mondo e tutto il genere umano a Cristo. La formula dell’orazione, se viene recitata pubblicamente nella solennità di Gesù Cristo Re dell’universo, fa acquisire l’indulgenza plenaria.
L’atto di consacrazione è ricco di richiami all’amore di Cristo per l’intera umanità. Un amore che si è reso visibile proprio nella totale donazione di se stesso sulla croce. La preghiera è anche una richiesta di perdono collettivo.
O Gesù dolcissimo, o Redentore del genere umano, riguarda a noi umilmente prostrati innanzi a te. Noi siamo tuoi, e tuoi vogliamo essere; e per vivere a te più strettamente congiunti, ecco che ognuno di noi, oggi spontaneamente si consacra al tuo sacratissimo Cuore.
Molti, purtroppo, non ti conobbero mai; molti, disprezzando i tuoi comandamenti, ti ripudiarono. O benignissimo Gesù, abbi misericordia e degli uni e degli altri e tutti quanti attira al tuo sacratissimo Cuore.
O Signore, sii il Re non solo dei fedeli, che non si allontanarono mai da te, ma anche di quei figli prodighi che ti abbandonarono; fa’ che questi, quanto prima, ritornino alla casa paterna, per non morire di miseria e di fame. Sii il Re di coloro, che vivono nell’inganno e nell’errore, o per discordia da te separati: richiamali al porto della verità, all’unità della fede, affinché in breve si faccia un solo ovile sotto un solo pastore.
Largisci, o Signore, incolumità e libertà sicura alla tua Chiesa, concedi a tutti i popoli la tranquillità dell’ordine: fa’ che da un capo all’altro della terra risuoni quest’unica voce: Sia lode a quel Cuore divino, da cui venne la nostra salute; a lui si canti gloria e onore nei secoli dei secoli. Amen.
(Indulgenza plenaria, se si recita pubblicamente nella solennità di Cristo Re; parziale, invece, se si recita privatamente. Si chiama indulgenza plenaria quella che, secondo la dottrina cattolica, libera per intero dalla pena temporale dovuta per i peccati; indulgenza parziale quella che ne libera solo in parte).
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O Gesù, per mezzo di Maria, Madre tua e Mediatrice di tutte le grazie, affretta la venuta del tuo regno nelle anime; trionfa su tutti gli ostacoli al regno del tuo amore in noi e compensa il tuo Cuore della freddezza con cui Ti abbiamo servito.
Gloria al Padre…
– Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno nel mondo intero.
– Per mezzo di Maria, tua Santa Madre.
2. O Gesù, per mezzo di Maria, Madre tua e Mediatrice di tutte le grazie, affretta la venuta del tuo regno nelle famiglie: riconsacrate nella tua ineffabile carità, godano quella tranquillità e quella pace che solo il tuo regno può portare.
Gloria al Padre…
– Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno nel mondo intero.
– Per mezzo di Maria, tua Santa Madre.
3. O Gesù, per mezzo di Maria, Madre tua e Mediatrice di tutte le grazie, affretta la venuta del tuo regno su tutti i popoli: presto si formi con tutte le genti quell’unico ovile, sotto un solo pastore, come Tu stesso ci hai insegnato a domandare, per la salvezza dell’umanità.
Gloria al Padre…
– Sacro Cuore di Gesù, venga il tuo Regno nel mondo intero.
– Per mezzo di Maria, tua Santa Madre.
O Dio onnipotente ed eterno che hai voluto rinnovare tutte le cose nel tuo diletto Figlio Re dell’universo, concedi propizio che tutte le Nazioni disunite dalla ferita del peccato si sottomettano al suo soavissimo impero.
Per lo stesso Gesù Cristo, nostro Signore. Amen.
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Sì, Signore, tu sei il mio re. Sei l’unico di cui mi posso fidare completamente.
Tu, mio Gesù e mio re, mi guidi nel cammino di ogni giorno e sono certo che seguendo i tuoi passi non potrà accadermi nulla di male.
Tu, mio re, sei forte, perché porti in te la forza straordinaria dello Spirito Santo: nessuna cattiveria potrà mai vincerti, persino la morte si arrende di fronte a te.
Tu sei pieno di sapienza: mi insegni come vivere secondo il cuore del Padre, mi parli attraverso la Scrittura Sacra e mi sveli il progetto di amore che tu sogni per tutta l’umanità.
Tu, o mio re, hai dato la vita sulla croce per amore di tutti noi: per questo, più che per ogni altro motivo, tu sei il Signore del mio cuore e della mia vita.
Tu sei re, Maestro Gesù. L’unico al mondo a potersi chiamare così, nella piena verità.
Tu, Signore Dio, sei il mio re: mio, perché ti voglio bene e perché so di essere amato da te, infinitamente.
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