Le diocesi lombarde hanno presentato il programma delle celebrazioni che si svolgeranno in Assisi per la festa di San Francesco Patrono d’Italia.
Il 4 ottobre 1939 Papa Pio XII proclamava Francesco d’Assisi Patrono d’Italia. Da quel giorno – ogni anno, a turno – i Comuni italiani offrono al Santo umbro l’olio utilizzato per alimentare la lampada votiva che arde nella cripta a lui dedicata.
Un evento religioso e civile
Le celebrazioni liturgiche dell’anniversario si svolgono nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e in quella di San Francesco. Le presiede il Metropolita, alla presenza di tutti i Vescovi della Regione in agenda. Il calendario delle manifestazioni prevede, per lunga tradizione, pure un risvolto civile. A questi appuntamenti intervengono il Rappresentante del Governo italiano e le massime Autorità regionali, provinciali e comunali della Regione di turno.
Quest’anno a offrire l’olio sarà la Lombardia. A guidare i pellegrini il 3 e 4 ottobre alla tomba di Francesco, quindi, ci sarà il cardinale Angelo Scola, insieme ai vescovi delle dieci diocesi del territorio; oltre ai vertici delle istituzioni locali, tra cui il Presidente della Regione – che prenderà la parola dalla Loggia del Sacro Convento – e il Sindaco della Città Metropolitana, cui spetterà il compito di accendere la Lampada votiva.
La lettera dei Vescovi
Attraverso una lettera indirizzata a tutti i fedeli, i Vescovi delle Diocesi Lombarde hanno spiegato i motivi che attualizzano il gesto della tradizione. «La situazione dell’Italia e del mondo di oggi, pur lontana temporalmente da quella di Francesco – vi si legge – è molto simile: la questione sociale che la crisi economica ha portato con forza in primo piano nelle nostre agende e nelle nostre vite; il bisogno di sforzi intensi per costruire cammini di pace che mettano fine alle tante violenze che sentiamo sempre più vicine a noi, e che si colorano spesso di sacro e di religione; la sete di speranza e di futuro di cui tutti soffriamo in modo sempre maggiore; il bisogno di ritrovare sapienza e virtù per essere veramente uomini e donne maturi e generatori di vita, nelle nostre società segnate in modo forte dalla tecnica e dai consumi: tutti questi tratti ci richiamano l’urgenza di tornare a guardare san Francesco come stimolo ispiratore del nostro essere cristiani oggi».
In particolare i Pastori lombardi ripropongono alcuni focus francescani che ritengono utili per alimentare una amicizia civica e per ridare ossigeno a una vita buona. Come, per esempio, la fraternità con Dio che precede e fonda quella con gli uomini e che ha fatto di Francesco «non tanto un uomo che prega, ma un uomo fatto preghiera». Oppure la povertà, «che è essenzialmente scelta di semplicità e di vita condivisa con chi è nel bisogno». O, infine, il perdono, che ha portato Francesco a desiderare «di essere promotore di una riconciliazione con Dio, ma anche nel popolo, e più radicalmente ancora in tutto il creato». Il pellegrinaggio ad Assisi, concludono i presuli lombardi invitando i fedeli alla partecipazione, «sarà l’occasione per pregare per le nostre famiglie, per il Sinodo che inizierà in Vaticano proprio in quei giorni e per prepararci al Convegno ecclesiale di Firenze». Il titolo della peregrinazione – “Il Signore mostri il suo volto e abbia di te misericordia” (San Francesco) – riassume tutto ciò.
Note tecniche per il viaggio
Alle agenzie diocesane (Duomo Viaggi – Brevivet – Ovet – Laus – Profilotours – Sant’Anselmo Viaggi) è stata affidata l’organizzazione tecnica del viaggio. Insieme hanno stilato un programma comune di due o tre giorni. Su ciascun territorio diocesano sono in distribuzione i manifesti e le brochure con il programma dettagliato.
Redazione Papaboys (Fonte www.sanfrancescopatronoditalia.it/don Massimo Pavanello)