San Luca evangelista è venerato come santo da tutte le Chiese cristiane che ne ammettono il culto, è tradizionalmente indicato come autore del Vangelo secondo Luca e degli Atti degli Apostoli, il terzo ed il quinto libro del Nuovo Testamento.
San Luca nasce nel I secolo in Antiochia di Siria, dà una famiglia pagana. Imparò la scienza medica e, allo scopo di perfezionare le sue cognizioni, intraprese diversi viaggi nella Grecia e nell’Egitto. Si portò poi a Troade per esercitarvi la sua professione: ma qui il Signore l’attendeva per un’altra missione più grande.
Essendo passato di là l’apostolo Paolo a predicare il Vangelo, Luca, conquistato dalla verità, volle seguirlo nel sacro ministero e gli fu compagno fedelissimo fino alla morte.
Luca non ha mai conosciuto personalmente Gesù, ne sente parlare infatti per la prima volta intorno al 37 d.C. Verso il 60, mentre San Paolo si trovava prigioniero a Cesarea, Luca scrisse, per divina ispirazione, il terzo Vangelo in lingua greca, che si distingue per la sua chiarezza ed eleganza. Questo Vangelo è dedicato a Teofilo, che era un famoso cristiano di Antiochia, ma nello stesso tempo è indirizzato a tutti i Cristiani e a tutti quelli che vogliono salvarsi, siano essi ebrei o pagani: il regno di Dio è aperto a tutti.
Egli voleva dimostrare la bontà e la misericordia di Dio, e perciò racconta gli episodi e le parabole più commoventi. Eloquentissime sono le parabole del buon samaritano, della pecorella smarrita, del fariseo e del pubblicano, di Zaccheo e del figliuol prodigo, che ci manifestano l’infinita misericordia di un Dio morto per noi sulla croce e che perdona agli stessi suoi crocifissori: «Padre, perdona loro, perché non sanno quel che fanno».
Il santo evangelista si diede anche alla predicazione ed evangelizzò la Macedonia, la Dalmazia, l’Italia e la Gallia. Durante la prigionia di San Paolo in Roma scrisse gli «Atti degli Apostoli» in cui narra la storia dei primi anni della Chiesa e particolarmente i viaggi di San Paolo. Ma la tradizione ci dice che San Luca, oltre che medico, era pure pittore.
Devotissimo della Madonna, è tra gli Evangelisti quello che ne parla più diffusamente. Non può non averla vista, non averle parlato: lo dimostrano anche le belle immagini della Vergine che ci furono tramandate sotto il suo nome, famosissima è l’icona che si trova a Bologna.
Muore nella Bitinia, all’età di 84 anni. San Paolo lo chiamava «medico carissimo».
Il suo simbolo è un toro alato, perché il primo personaggio che introduce nel suo Vangelo è il padre di Giovanni Battista, Zaccaria, sacerdote del tempio e responsabile del sacrificio di tori.
Tradizionalmente viene considerato dai cristiani anche patrono degli artisti, in modo particolare dei pittori.
Fu il primo iconografo che dipinse quadri di Maria, di San Pietro e San Paolo. Nel mondo esistono infatti diverse raffigurazioni a lui attribuite.
È anche patrono di: artisti, scultori, medici, chirurghi, notai e alcuni comuni italiani (Motta d’Affermo, Praiano, San Luca, Impruneta)
Secondo san Girolamo, le ossa di san Luca furono trasportate a Costantinopoli nella famosa basilica dei Santi Apostoli dopo la metà del IV secolo. Le sue spoglie giunsero poi a Padova, dove tuttora si trovano nella basilica di Santa Giustina.
Una parte del suo cranio fu traslata dalla basilica di Santa Giustina alla cattedrale di San Vito a Praga nel XIV secolo per volontà di Carlo IV di Lussemburgo, allora re di Boemia. Una costola del corpo del santo è stata donata il 17 settembre 2000 al metropolita Hieronymos della Chiesa greco-ortodossa di Tebe.
Esiste un’altra reliquia della testa nel Museo Storico Artistico “Tesoro” nella basilica di San Pietro in Vaticano. Un reliquiario contenente un’altra parte della testa di san Luca è custodito a Cremona nella chiesa omonima gestita dai padri barnabiti. (Fonte santodelgiorno.it)
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Glorioso San Luca che, per estendere a tutto il mondo sino alla fine dei secoli, la scienza divina della salute, registraste in apposito libro non solo gli insegnamenti e le gesta del nostro Signore Gesù Cristo, ma ancora i fatti più meravigliosi dei suoi Apostoli per la fondazione della Chiesa; ottenete a noi tutti la grazia di conformar sempre la nostra vita a quei santissimi documenti che per impulso particolare dello Spirito Santo, e sotto la sua dettatura, avete dato a tutti ì popoli nei vostri libri divini.
Glorioso San Luca, che per la verginità di cui faceste costantemente professione, meritaste d’avere una speciale famigliarità colla regina delle vergini, Maria Santissima, che vi erudì personalmente, non solo in ciò che riguarda la sua divina elezione in Vera Madre di Dio, ma ancora in tutti i misteri dell’incarnazione del Verbo, dei suoi primi passi nel mondo, e della privata sua vita; ottenete a noi tutti la grazia di amar anche noi costantemente la bella virtù della purità, per meritarci noi pure quei favori che agli imitatori fedeli delle sue virtù dispensa sempre generosissima la comune avvocata e madre nostra Maria. Recitare un Gloria.
Oppure:
Glorioso San Luca oggi ti eleggo a mio speciale patrono: sostieni in me la Speranza, confermami nella Fede, rendimi forte nella Virtù.
Aiutami nella lotta spirituale, ottienimi da Dio tutte le Grazie che mi sono più necessarie ed i meriti per conseguire con te la Gloria Eterna. Amen.
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