Un modello di vita buona nella quotidianità della vita in famiglia e nella comunità parrocchiale. Madre, sposa, sarta, catechista, come tante altre donne, offrendo una testimonianza di vita cristiana esemplare nella sua efficacia e semplicità. E’ la figura della beata Eurosia Fabris, terziaria francescana, conosciuta come ‘Mamma Rosa’, vissuta in provincia di Vicenza a metà dell’Ottocento e elevata agli onori degli altari dieci anni fa, il 6 novembre del 2005, prima beata del pontificato di Benedetto XVI.
Celebrazioni speciali a Marola
In occasione del decennale, in coincidenza con la memoria liturgica di questa ‘mamma speciale’ che ricorre il 9 gennaio, particolari celebrazioni sono state previste a Marola, dove la beata, nata a Quinto Vicentino, visse fin da bambina e dove morì. Qui, nella chiesa della Presentazione del Signore, recentemente elevata a Santuario, sono infatti conservate le sue spoglie mortali. “Questa semplice mamma – spiega il parroco don Dario Guarato – è oggi invocata in molte parti del mondo. Ma la stima e la riconoscenza nei suoi confronti risalgono a quando era ancora in vita. Si racconta che il suo funerale sia stato quasi un momento di festa, per quanto tutti fossero convinti che fosse andata in cielo”.
Una santità che ha varcato l’oceano
“Tre dei suoi nove figli – spiega il sacerdote – divennero sacerdoti e si impegnarono a scrivere la biografia della loro madre straordinaria. Già nel ’47 viene pubblicato un volume che riassume la vita e le virtù di questa donna di famiglia, oramai giunto alla nona edizione. Oggi, anche attraverso internet, sono così tante le richieste di notizie sulla beata Mamma Rosa, che la sua biografia è stata tradotta in inglese. E’conosciuta e invocata in Australia, Stati Uniti, Canada, Polonia, Camerun e dunque possiamo dire che la sua fama ha varcato ampiamente l’oceano”.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Fabio Colagrande)
Mamma Rosa, prega per mio figlio Mario, il resto della mia famiglia… ed i miei bisogni….
Grazie