Tutto è ormai pronto per la prossima edizione del Festival francescano, che si terrà a Bologna dal 25 al 27 settembre 2015. Per i frati emiliano-romagnoli del primo ordine francescano (frati minori, frati minori conventuali, frati minori cappuccini) quello del Festival Francescano è un vero e proprio appuntamento. Ma qual è il loro contributo alla manifestazione?
L’aspetto più importante è quello dell’incontro: è uno stile che Gesù praticava, è uno stile vissuto da san Francesco (ricordiamo, tra l’altro, l’incontro con i bolognesi avvenuto nella stessa piazza dove si terrà il Festival), è uno stile che è entrato nella tradizione francescana.
Tanti frati sono presenti durante le tre giornate dell’evento e si rendono «incontrabili»: scendono in piazza, per le strade. Si rendono più «accessibili», potremmo dire più vicini alla vita della gente. Puoi incontrare frati che tengono una conferenza a livello accademico e che parlano al mondo universitario; frati che si mettono in gioco raccontando un po’ di sé nelle fast-conference; altri che fanno i giullari e attraverso il gioco e il canto parlano di Dio; altri ancora li trovi negli stand dove fanno conoscere le tante attività che si praticano in Emilia- Romagna e in giro per il mondo a favore delle persone e a favore del creato. Molti di loro si rendono disponibili per ascoltare le persone in modo più riservato. Anche a Bologna, infatti, abbiamo pensato a spazi dedicati all’incontro personale. Questi spazi sono aperti a tutti: sia a coloro che sono abituati a un dialogo con un sacerdote e per esempio chiedono una confessione; sia a quelli che, per vari motivi, abitualmente non parlano con un religioso, e magari in chiesa non si attentano a venire.
Il Festival è pensato in modo speciale per coloro che sono in ricerca, per le persone che si interrogano sul senso della vita e che desiderano essere ascoltate. La piazza offre un ambiente in cui tanti si sentono più a loro agio rispetto a un convento: chi esponendo i propri dubbi, chi facendo domande sulla fede, chi chiedendo una preghiera, chi sfogandosi per una situazione di vita. Un altro contributo importante che i frati danno al Festival è quello dell’animazione delle celebrazioni liturgiche che si tengono durante l’evento. Dalle Lodi mattutine che segnano l’inizio della giornata in piazza, alla preghiera francescana del sabato sera, alle messe celebrate in vari luoghi e orari per permettere a molti di gustare questo speciale momento d’incontro con il Signore.
Da non trascurare, il sostegno economico che gli ordini maschili offrono all’iniziativa. Circa un terzo dei costi del Festival, infatti, vengono coperti dal movimento francescano; indice di un interesse e di un coinvolgimento attivo per questa iniziativa di presenza in piazza, d’incontro, di evangelizzazione. Il Festival è senz’altro un’occasione unica per i frati della grande famiglia francescana d’incontrarsi, di lavorare insieme, di conoscersi di più.
Redazione Papaboys (Fonte www.sanfrancescopatronoditalia.it/Avvenire)
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