ROVIGO – «Era sempre chiuso in casa. Siamo rimasti colpiti da questa notizia. Non aveva una tappa precisa da raggiungere. Sono sicuro che sono andati all’avventura».
Le parole del cugino di Nicholas Bellini, Andrea, tracciano un ritratto molto particolare del 19enne ritrovato, ancora insieme alla fidanzatina Nikol, di appena 12 anni, nei pressi di Monselice. Erano scomparsi lunedì pomeriggio. Molti avevano pensato al peggio, poi ieri l’auspicato lieto fine.
Nicholas vive in centro a Rovigo con la madre Sabrina, separata dal marito. Ha frequentato la media “Casalini” e l’istituto professionale “Don Bosco”. Chi lo conosce lo descrive come molto timido. Il cugino Andrea riferisce che era chiuso in se stesso, senza una grande vita sociale. Spesso rimaneva tappato in casa, ad aiutare la mamma nei lavori domestici o a giocare con i videogiochi, e quando usciva rimaneva fuori per poche ore sentendosi a disagio, nonostante fosse la madre stessa ad invitarlo ad uscire con gli amici. I rapporti con il cugino sono attivi ma non si frequentavano molto.
«Ho provato ad invitarlo ad uscire con me e la mia compagnia, lì alla chiesa di Granzette, ma quelle poche volte che è venuto rimaneva al massimo una mezzora. È un bravo ragazzo – racconta Andrea, molto affezionato al cugino e anche molto in pensiero prima di apprendere la notizia del ritrovamento – Non sa guidare, non ha la patente. Quelle poche volte che si sposta di casa lo fa con la sua amata bici». A mettersi di mezzo sarebbe stata la madre del ragazzo, che, una volta scoperta l’età della fidanzatina, avrebbe intimato al figlio di non continuare a vederla.
Redazione Papaboys (Fonte www.ilmattino.it/Alberto Lucchin)