L’ALTRO MUNDIAL – Finiscono gli ottavi di qualificazione del mondiale di calcio brasiliano e durante la partita tra Usa e Belgio (una delle più belle del mondiale) finita con il passaggio di turno del Belgio, e si registra una invasione di calcio di un italiano: Mario Ferri, detto il Falco, non nuovo a queste iniziative, ha esibito all’interno del terreno di gioco una maglia con scritto: I salve favelas children CIRO VIVE.
Stavolta Ferri- scrive la Gazzatta dello Sport – indossava la maglia di Superman con una doppia scritta, “Save Favelas Children”, per i bambini delle favelas brasiliane, e “Ciro vive”, in onore di Ciro Esposito, il tifoso del Napoli morto il 25 giugno in seguito agli scontri di Roma del 3 maggio prima della finale di coppa Italia. “Un innocente” ha detto ai conduttori del programma “Un giorno da pecora” in onda su Radio 2, che l’hanno contattato poco dopo l’invasione: “Mi stanno arrestando, non vi posso parlare” – ha sibilato alla prima telefonata-. È andato meglio il secondo tentativo: “Sono l’ultimo italiano rimasto agli ottavi del Mondiale: sto davanti a 50 poliziotti, tutti gentilissimi, ho detto che era mia madre per rispondere. Come sono entrato? Ho preso un accredito da fotografo a bordo campo e al momento giusto sono entrato. Sto facendo un reportage fotografico sulle favelas, per giornale italiano, per questo avevo l’accredito. Quando mi sono tolto la maglietta e ho fatto vedere quella di Superman, ho visto che una steward mi guardava male e sono entrato in campo. Ho anche un accredito per disabili per entrare a Olanda-Costa Rica. Sarebbe il colmo se tra 4 giorni riesco a rientrare in campo”. La sua invasione ha dell’incredibile se pensiamo che Ferri si è reso spesso protagonista in passato di episodi simili e per questo motivo è stato condannato al carcere, scontato per pochi mesi nel 2011 prima di passare ai domiciliari, e ha avuto il divieto di ingresso in qualsiasi stadio fino al 2018. “Il lupo perde il pelo ma non il vizio”, ha detto Ferri che pure aveva promesso di aver chiuso con le invasioni.
PRECEDENTI — In Sudafrica, in occasione del Mondiale 2010, era entrato in campo durante la semifinale Germania-Spagna: prima, invece, si era mostrato in mondovisione durante l’amichevole Italia-Olanda del novembre 2009 per “consigliare” la convocazione di Antonio Cassano a Lippi (che non lo ascoltò) e durante Samp-Napoli, dove abbracciò proprio il suo idolo Fantantonio. Qualche mese dopo fu protagonista di altre tre invasioni, durante Real Madrid-Milan di Champions, Inter-Mazembe (Mondiale per club ad Abu Dhabi) e Barcellona-United (finale di Champions a Wembley). Il pescarese ora ha 27 anni e la presenza di alcuni marchi sulla maglia suggerisce che il suo viaggio in Brasile (come quello in Sudafrica) è stato sponsorizzato. Aveva pensato di andare in Sudamerica anche nel 2011 per la Coppa America disputata in Argentina promettendo di indossare una sciarpa del Napoli. Nessuno lo ha visto. Ma ai partenopei avrà fatto piacere il messaggio per Ciro: un Mondiale ha anche maggiore visibilità. Di Francesco Rossi / Redazione Papaboys
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