FORLI’ – EMILIA – Seguendo un canovaccio immutato da secoli, tutti i giorni, a partire dal 24 gennaio e sino alla vigilia, la cappella patronale in Cattedrale sarà teatro della tradizionale Novena, con preghiere, catechesi e canti in preparazione alla festa liturgica del 4 febbraio.
Ogni mattina è prevista la celebrazione di sante messe alle 7, alle 8.30 e alle 10. Nel pomeriggio si segnala alle 17.30 la recita del Rosario, seguita alle 18.15 dalla celebrazione eucaristica presieduta dal predicatore della Novena, che quest’anno sarà monsignor Paolo Rabitti, arcivescovo emerito di Ferrara – Comacchio. Il programma 2015 comporta un ritorno al passato, con i pellegrinaggi mariani dei vicariati diocesani ridistribuiti in più giornate. Se il 24 gennaio, alle 16.45, farà da apripista il Vicariato Forlì Centro Storico, venerdì 30 gennaio, alle 17.30, chiuderanno i fedeli delle parrocchie di Bertinoro e Forlimpopoli, unitamente al Vicariato Forlì Sud Ovest. Dal 31 gennaio all’1 febbraio sono previsti i pellegrinaggi di Unitalsi, Cvs, Famiglia Salesiana, Centro di Aiuto alla Vita e Movimento per la Vita, mentre domenica 1 febbraio sarà il giorno della suggestiva Fiorita dei bambini alla Madonna del Fuoco, con ritrovo alle 15.15 nella chiesa di San Filippo Neri e conclusione in Cattedrale.
Giovedì 29 gennaio è previsto anche il pellegrinaggio dei giovani, con ritrovo alle 20.30 nella chiesa di Santa Lucia. Dopo la testimonianza di un membro della famiglia di monsignor Joseph Arshad, vescovo di Faisalabad (Pakistan), il corteo inizierà il cammino verso la Cattedrale con una sosta in piazza Saffi. Davanti all’immagine della Patrona si svolgerà la veglia dei giovani, che dialogheranno con il predicatore monsignor Paolo Rabitti. Suggestiva anche la festa della Presentazione del Signore, in programma domenica 2 febbraio, espressamente dedicata ai sacerdoti, alle suore e ai consacrati in genere: subito prima della messa delle 17.30, presieduta dal vescovo monsignor Lino Pizzi, è prevista la benedizione delle candele che saranno accese in Duomo nel corso della solennità del 4 febbraio. “Preghiere in preparazione alla festa principale – scrive monsignor Adamo Pasini nel suo libro sulla storia della Madonna del Fuoco – sono state recitate fino da tempo antico; ma la novena in forma pubblica non sappiamo che sia stata fatta prima del 1752”.
L’illustre studioso cita il canonico Antonio Verzerio, il quale lasciò una donazione in denaro proprio per avviare concretamente la funzione. Le preghiere furono composte dal gesuita padre Bombarda, ma risultarono subito troppo lunghe. Il testo ridotto, giunto sostanzialmente immutato ai giorni nostri, entrò in vigore nel 1786. Durante la novena, i musici della Cappella musicale della Cattedrale di Forlì eseguivano Litanie e Tantum Ergo. Adesso, a dieci giorni esatti dall’evento, gli occhi della città sono già puntati alla notte della Vigilia, in cui si rinnoverà il suggestivo rito dell’accensione dei lumini sugli usci e i davanzali delle finestre, in ricordo del prodigioso incendio del 4 febbraio 1428, da cui scaturì la singolare devozione tutta forlivese per la madre celeste.
di Piero Ghetti per Forlì Today