Fra Zvonimir Paricic è il nuovo parroco di Medjugorje. ‘Sono un figlio di questi luoghi’
Un nuovo parroco per Medjugorje! Si chiama Fra Zvonimir Pericic. E’ giovane e abbiamo già avuto modo di apprezzare le sue meditazioni durante l’adorazione serale.
E’ un ottimo musicista. Preghiamo per lui, perché essere parroco a Medjugorje non è sempre facile; il gregge è numerosissimo e viene da orizzonti molto diversi.
Due mesi fa, questo sacerdote ha dato una bella testimonianza sulla sua vocazione. “Quando ho preso questa decisione, sono spariti ogni dubbio e ogni paura! Sono un figlio di Medjugorje!”
L’informazione arriva dalla newsletter periodica che invia Suor Emmanuelle Maillard, che continua con una sezione dedicata alla Preghiera che piace a Dio, e che vi proponiamo a seguire.
La Preghiera che piace a Dio.
“Perché abbiamo così tanto bisogno di pregare? E perché ci viene così difficile? Beh, perché Satana si adopera con tutte le sue forze per impedirci di pregare: interrompe la nostra preghiera, ci infastidisce e a volte ci impedisce persino di cominciarla!
“A Medjugorje, Maria ci chiede di essere preghiera. Non si tratta solo di dedicare del tempo alla preghiera, ma di essere preghiera. Le nostre parole, i nostri gesti, i nostri silenzi, i nostri sguardi, tutto deve essere preghiera, tutto deve scaturire da un cuore che prega.
“Santa Teresa d’Avila considerava la preghiera come un incontro personale con Gesù.
“Molte persone sono attirate soprattutto dalle estasi e fanno di tutto per sapere cosa succede durante queste esperienze mistiche. Ma ciò non santifica, non ci porta in paradiso, non ci dà nessuna garanzia.
La Madonna dice che “Lo straordinario distrae e l’ordinario edifica”.
E’ la relazione intima con Gesù vivo nell’Eucarestia che edifica l’anima. L’adorazione ci permette di entrare veramente nel suo Cuore e di scoprire le delizie contenute in esso. Grazie senza numero si riversano su coloro che stanno davanti a Lui e Lo adorano, sicuri di ricevere una pioggia di benedizioni. E’ quindi necessario stare alla sua presenza (stabat) fino a morire dal desiderio di rimanere con Lui in eterno. Questo è pregare.”
Maria ci ha edificati perché era raggiante di gioia in ogni circostanza. La sua visita ha lasciato da noi come una scia di luce. Le sue parole sulla preghiera ci hanno fatto capire la ragione della sua gioia costante, nonostante le difficoltà della missione e le innumerevoli prove.
“Quando cuciniamo o beviamo il caffè, dice lei, sorridiamo. Quando beviamo un bicchiere di vino, sorridiamo. In realtà è a Gesù che sorridiamo. Anche quando siamo con i nostri amici, i colleghi di lavoro, la famiglia…, noi sorridiamo a Colui che è e che è sempre stato. Ogni volta che sorrido, anche Lui mi sorride, allora io sorrido di nuovo e così facciamo a gara a chi sorride di più! Ecco la preghiera!
“Ogni volta che gli dico ti amo, Egli mi rende il mio ti amo. Ma il suo “ti amo” fa vibrare la terra, l’intera creazione, e il Cielo si prostra. In quel momento, il suo “ti amo” trasforma i cuori di pietra in tutto il mondo. E io, continuo a rispondergli “ti amo” così Lui non potrà fare altro che ripetermi “ti amo”. In questo modo, si crea un flusso senza fine, le cui onde raggiungono tutti i luoghi e tutti i tempi. Possiamo dunque metterci in preghiera in ogni luogo e in ogni tempo poiché la preghiera è uno slancio del cuore verso Dio. E’ amore.
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…