La vita in cinque “tutto” e un “eccomi”. “Tutto da scoprire” è lo slogan che gli educatori dei bambini dell’Azione cattolica hanno scelto per la formazione di quest’anno. Ma Papa Francesco scruta dentro quel “tutto” come in uno scrigno trovandovi altri tesori di saggezza fondamentali per un ragazzino che voglia sì scoprire la sua vita, ma soprattutto scoprire cosa Dio abbia pensato di bello per lui.
Il primo “tutto” è “non arrendersi mai” perché qualsiasi cosa Gesù ha pensato – dice il Papa – “è tutto da costruire insieme” a genitori, fratelli, amici, compagni di scuola, Azione cattolica:
“Secondo, interessarsi alle necessità dei più poveri, dei più sofferenti e dei più soli, perché chi ha scelto di voler bene a Gesù non può non amare il prossimo. E così il vostro cammino nell’A.C.R. diventerà tutto amore (…) Terzo, amare la Chiesa, volere bene ai sacerdoti, mettersi al servizio della comunità (…), donare tempo, energie, qualità e capacità personali alle vostre parrocchie, e così testimoniare che la ricchezza di ognuno è un dono di Dio tutto da condividere”.
Quarto punto da tenere a mente, indica Papa Francesco ai bambini, è l’“essere apostoli di pace e di serenità, a partire dalle vostre famiglie”. A loro e ai vostri amici, suggerisce, ricordate “che è bello volersi bene, e che le incomprensioni si possono superare, perché stando uniti a Gesù tutto è possibile:
“Quello è importante: tutto è possibile. Ma questa parola non è un’invenzione nuova: questa parola l’ha detta Gesù, quando scendeva dal Monte della Trasfigurazione. A quel papà che chiedeva di guarirgli il figlio, Gesù cosa ha detto? ‘Tutto è possibile a coloro che hanno fede’. Con la fede in Gesù si può tutto, tutto è possibile”.
L’ultimo punto riguarda la preghiera, anzi – sottolinea il Papa – il “parlare con Gesù, l’amico più grande che non abbandona mai”, il “correre da Lui ogni volta che sbagliate e fate qualcosa di male, nella certezza che Lui vi perdona” perché l’amicizia con Gesù, è un evento tutto da raccontare”:
“Io penso che voi già vivete parecchie di queste cose. Adesso, con la grazia del suo Natale, Gesù vuole aiutarvi a fare un passo ancora più deciso, più convinto, e più gioioso per diventare suoi discepoli. Basta una piccola parola: ‘Eccomi’. Ce la insegna la nostra Madre, la Madonna, che ha risposto così alla chiamata del Signore: ‘Eccomi’, ‘Eccomi’”.
All’inizio dell’incontro, Matteo, 11 anni, aveva ringraziato Francesco a nome di tutti i bambini:
“Essere qui oggi è come realizzare per noi un bellissimo sogno, un sogno diventato realtà perché a voce, guardandoti negli occhi, possiamo esprimerti la sensazione di tranquillità e serenità che trasmetti quando con le tue semplici parole ci parli dell’immenso amore che Dio continua ad avere per l’umanità, anche quando ci dimentichiamo dei nostri fratelli meno fortunati”.un atto d’amore.
A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana
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