“Señor tem piedad de tu pueblo, Señor, perdón por tanta crueldad. Franciscus 29-VII-2016” (Signore abbi pietà del Tuo Popolo, Signore, perdono per tanta crudeltà). Sono queste le parole che il Papa ha scritto sul Libro d’onore del campo di concentramento di Auschwitz, prima di spostarsi nel lager di Birkenau.
Papa Francesco è entrato camminando lentamente da solo nel campo di Auschwitz alle 9.15 passando sotto l’infame scritta “Macht arbeit frei”, “Il lavoro vi renderà liberi”.
Quindi, su una piccola macchina elettrica si è diretto al centro del campo di sterminio. Dopo essere sceso, il Papa ha percorso pochi passi e si è dunque seduto su una sedia posta davanti alla “piazza dell’appello” dove i nazisti impiccavano i prigionieri. Il Papa è rimasto in silenzio, assorto in preghiera per oltre quindi minuti.
Francesco si quindi è avvicinato alla struttura utilizzata per le impiccagioni e ha toccato e baciato una delle travi. Quindi è salito nuovamente a bordo della vettura elettrica, è giunto all’ingresso del Blocco 11 dove è stato accolto dal primo ministro polacco, Beata Maria Szydlo.
Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va)