In precedenza, salutando i fedeli di lingua araba, specialmente quelli provenienti dall’Iraq, dalla Giordania e dall’Egitto, il Papa aveva detto: “Unitevi sempre a Cristo edificando il suo Regno con la fraternità, la condivisione e le opere di misericordia. La fede è una forza potente capace di rendere il mondo più giusto e più bello! Siate una presenza della misericordia di Dio e testimoniate al mondo che le tribolazioni, le prove, le difficoltà, la violenza o il male non potranno mai sconfiggere Colui che ha sconfitto la morte: Gesù Cristo”.
Continuano nel frattempo a giungere da tutto il mondo adesioni all’invito di FRANCESCO lanciato domenica scorsa durante l’Angelus.
“Siamo rimasti tutti profondamente colpiti dall’appello accorato di Papa Francesco, all’Angelus di domenica scorsa. Noi ci uniamo al suo grido. Non vogliamo voltare il capo da un’altra parte; vogliamo essere dentro la storia, anche questa terribile storia di conflitti, che produce sofferenze senza fine a una moltitudine immensa di persone, a tanti bambini, a tanti innocenti, a tanti poveri del mondo”. Lo scrive in un messaggio il vescovo di Treviso, monsignor Gianfranco Agostino Gardin. Il presule propone “che sabato 7 settembre si pratichi un digiuno, secondo le proprie possibilità, che esprima condivisione con chi soffre; che si partecipi, in parte o in tutto, alla preghiera con il Papa in piazza San Pietro sabato sera dalle 19 alle 24: o seguendola attraverso i mezzi di comunicazione o pregando nelle chiese (per esempio mediante un’adorazione eucaristica), o anche nelle case (ad esempio con il Santo Rosario), o dedicando un tempo personale o comunitario alla lettura del Vangelo, o compiendo un atto di carità come segno di attenzione a chi soffre”. In diocesi sarà offerta un’occasione di preghiera e adorazione nella cattedrale al termine della Messa delle ore 18 e fino alle ore 23; l’adorazione si protrarrà, poi, per tutta la notte, nella chiesetta dell’istituto Zanotti. Sabato 7 e domenica 8, durante la messa domenicale, si pregherà per la pace. (Sir)
Anche la diocesi di Novara fa proprio l’accorato appello che Papa Francesco ha rivolto al mondo intero durante l’Angelus di domenica scorsa, quando ha chiesto a tutti, spiega il vescovo di Novara, monsignor Franco Giulio Brambilla, “di vivere una ‘Giornata di preghiera e digiuno’ il prossimo sabato 7 settembre, in particolare unendosi alla veglia da lui presieduta che si terrà in piazza San Pietro dalle 19 alle 24. La diocesi di Novara si unirà a questo momento organizzando quattro incontri di veglia e preghiera, a Novara, Verbania, Omegna e Borgomanero, così da favorire la partecipazione da ogni zona del nostro territorio”. A Novara la veglia sarà guidata dalla Commissione diocesana di giustizia e pace presso la chiesa di san Nazzaro a partire dalle ore 21. A Verbania la veglia è prevista nella chiesa di Madonna di Campagna, sempre alle 21. A Borgomanero l’appuntamento è nella chiesa parrocchiale di san Bartolomeo dalle 19 alle 24. A Omegna l’incontro è in programma alle 18 nella chiesa parrocchiale di sant’Ambrogio; successivamente ci sarà una marcia per le vie della città e di nuovo in chiesa con la preghiera prolungata fino alle 23. “Oltre a questi appuntamenti ufficiali – dice il vescovo – invito tutti i nostri fedeli e tutte le comunità cristiane a unirsi nella preghiera per invocare il dono della pace”. (Sir)
“Invito tutte le comunità parrocchiali dell’arcidiocesi di Agrigento ad accogliere ‘il grido della pace’ che Papa Francesco ha pronunciato domenica 1 settembre nel corso della preghiera dell’Angelus”. Lo scrive in una lettera rivolta alla Chiesa locale e a tutti gli uomini di buona volontà l’arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, invitando a organizzare momenti di preghiera in sintonia con le intenzioni del Papa. “Il Santo Padre – aggiunge l’arcivescovo – ha indetto ‘per tutta la Chiesa, il 7 settembre, vigilia della ricorrenza della Natività di Maria, Regina della Pace, una giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero’, iniziativa alla quale sono invitati – ha proseguito il Santo Padre – ‘nel modo che riterranno più opportuno, i fratelli cristiani non cattolici, gli appartenenti alle altre Religioni e gli uomini di buona volontà’”. Per favorire una risposta di tutte le parrocchie dell’arcidiocesi di Agrigento, ricorda l’arcivescovo, “sul sito diocesano (www.diocesiag.it) sono suggerite delle proposte per organizzare nelle parrocchie momenti di preghiera, in comunione con la veglia che si terrà sabato 7 settembre, dalle 19, in piazza San Pietro”. (Sir)
In occasione della Giornata di digiuno e di preghiera per la pace in Siria, in Medio Oriente e nel Mondo, indetta da Papa Francesco per sabato 7 settembre, il vescovo di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi, monsignor Luigi Martella, accogliendo il “il grido della pace” lanciato dal Santo Padre nell’Angelus di domenica 1° settembre, dispone che nelle parrocchie di Ruvo, Giovinazzo e Terlizzi la Santa Messa vespertina sia preceduta da un’ora di adorazione eucaristica; a Molfetta la Santa Messa in onore di Maria Regina della pace sarà da lui presieduta nella basilica della Madonna dei Martiri alle ore 7 con i giovani della città e con quanti vorranno partecipare. Infatti, sabato 7 settembre cade nel pieno della festa patronale della Madonna dei Martiri. (Sir)
“Ognuno è chiamato a vivere questo giorno di digiuno”. Così l’arcivescovo di Salerno-Campagna-Acerno, monsignor Luigi Moretti, in una lettera ricorda alla comunità ecclesiale, l’invito rivolto dal Papa all’Angelus di domenica scorsa di promuovere una giornata di preghiera e di digiuno sabato 7 settembre. “Aderiamo alla decisione del Papa”, chiarisce il presule, chiedendo che “nella serata del 7 settembre ogni comunità parrocchiale organizzi un momento di preghiera secondo tale intenzione, tenendo presente quanto ha detto il Santo Padre: ‘Il 7 settembre in Piazza San Pietro dalle ore 19 alle ore 24, ci riuniremo in preghiera e in spirito di penitenza per invocare da Dio questo grande dono per l’amata Nazione siriana e per tutte le situazioni di conflitto e di violenza nel mondo. L’umanità ha bisogno di vedere gesti di pace e di sentire parole di speranza e di pace!”. Monsignor Moretti nella lettera chiede anche a presbiteri, diaconi, religiosi, laici di unirsi all’iniziativa e di sensibilizzare ogni persona. Infine, ricordando le parole del Pontefice, invita a “condividere questo gesto con fratelli cristiani non cattolici e con gli appartenenti alle altre religioni e con gli uomini di buona volontà”. (Sir)
Anche la diocesi di Avellino accoglie l’invito del Santo Padre Francesco all’Angelus di domenica 1° settembre, quando ha indetto una giornata di digiuno e una veglia di preghiera per la pace in Siria, nel Medio Oriente e nel mondo intero, sabato 7 settembre dalle ore 19 alle 24. Rispondendo all’invito del Pontefice, la comunità ecclesiale di Avellino si ritroverà in cattedrale a partire dalle ore 19 per la preghiera e l’adorazione eucaristica. La veglia sarà presieduta dal vescovo, monsignor Francesco Marino.
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