Nella notte del martedì 21 gennaio, l’assemblea nazionale francese ha votato una parte di un progetto di legge su l’eguaglianza tra le donne e gli uomini modificando sostanzialmente la legislazione sull’interruzione volontaria della gravidanza, facendo di quest’atto un “diritto” pieno, quasi un contraccettivo come gli altri. D’altra parte, la nuova legislazione, ha aumentato il campo d’applicazione del delitto d’intralcio all’informazione. Con il nuovo decreto, per l’uomo, la paternità inizierà soltanto alla nascita del bambino… Nel testo l’interruzione della gravidanza, è diventato “diritto fondamentale”, accentuando così la solitudine e la sofferenza delle donne. Nessuno potrà interagire con chi decide di praticare l’aborto. Non si potrà dialogare con le coppie che decidono di abortire per il sesso non desiderato dei nascituri, per il colore degli occhi e dei capelli del bambino. La nuova possibilità stabilita dalla legge, potrà diventare scientificamente attuabile entro le quattordici settimane, altrimenti, se il nascituro non rispecchia i desideri dei genitori, liberamente si potrà praticare l’aborto. Gli specialisti dell’ascolto e i ginecologi delle donne incinte e in difficoltà, saranno obbligati a presentare il proseguimento della gravidanza e l’eliminazione del bambino in gestazione come due soluzioni equivalenti. C’è da inquietarsi moltissimo a proposito della libertà di espressione che il governo puntualmente mette a tacere per realizzare i suoi piani di morte. L’intralcio dell’informazione prevista dalla normativa, sicuramente non rispecchia la “volontà” di tutto il popolo, e soprattutto quello delle donne in difficoltà. In democrazia è necessario dare la possibilità di scelta e di dissenso. Altrimenti è dittatura.
Un altro dato allarmante, emerso tra le polemiche dei giorni scorsi, è la modalità con cui è stata approvata la legge. La riunione è avvenuta di notte, senza un dibattito serio e costruttivo che avrebbe certamente portato a una riflessione più approfondita e a risultati diversi. I figli delle tenebre, agiscono sempre alle spalle e nell’oscurità! Provano paura a confrontarsi con la luce! Hanno scelto di discutere la legge di notte, per facilitarne l’approvazione, così come è avvenuto per la legge sul matrimonio omosessuale, l’adozione dei bimbi alle coppie dello stesso sesso, la proposta riguardante la ricerca sull’embrione… E’ un modo di esercitare la democrazia, inquietante. Le modalità usate ricordano quelle messe in atto dai regimi totalitari del secolo scorso. I movimenti per la famiglia e le associazioni familiari cristiane, puntualizzano con forza che le leggi approvate dal parlamento francese, costruiscono una società dove niente è fatto per proteggere i più deboli e in modo particolare la vita nascente e i bambini. Il nuovo ordine stabilito dalle leggi liberticide, non permettono di sviluppare al meglio la vita umana. Sono soltanto delle imposizioni che nascono per soddisfare i desideri e le voglie dei singoli. Tutti coloro che hanno capito la pericolosità della legge, perseverano senza sosta affinchè la deriva relativista si possa fermare per il bene dell’uomo. Se non resistiamo quale futuro ci attenderà? di Padre Thierry Serrano