In tanti al capezzale di Biagio Conte, le sue condizioni sono stazionarie
Le parole dell’arcivescovo Lorefice: “Chi è semplice e umile invece conosce la verità. E’ stata questa anche l’esperienza di Biagio che per un anno è scomparso (i suoi lo cercavano anche a “Chi l’ha visto?”). Lui, innamorato di San Francesco d’Assisi si è fatto povero e per i poveri, ribaltando la logica del mondo”
E ieri, nel giorno dell’Epifania, l’arcivescovo Corrado Lorefice ha celebrato la messa nella Missione Speranza e Carità di via Decollati: “Restiamo stretti attorno a Biagio Conte, testimone della presenza del Signore nelle nostre vite.
Noi che siamo qui a celebrare l’Eucaristia insieme a fratel Biagio, stretti sempre a lui con grande affetto, a maggior ragione in questo momento della prova, facciamo memoria dell’esperienza di Gesù che nel deserto vince la tentazione forte della Parola di Dio.
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C’è poi la testimonianza dei Magi che sono mossi da una ricerca interiore, per questo scrutano il cielo e le stelle; sono dei ricercatori ma la loro ricerca viene illuminata dalla scrittura: sanno che devono salire a Gerusalemme, sanno che attraverso le scritture possono trovare colui che cercano, perché la verità non è un’idea o una dottrina ma una persona, è il bambino che loro riconoscono”.