Fratel Biagio si ritira sulle montagne in preghiera: ‘Attenzione stiamo producendo dei terribili mostri’
Fratel Biagio Conte si è ritirato di nuovo sulle montagne
Un messaggio molto forte di Fratel Biagio scritto nella grotta in cui da circa 40 giorni si è ritirato in preghiere e penitenza.
Fratel Biagio Conte, fondatore della Missione Speranza e Carità che a Palermo accoglie senzacasa e ultimi, si è rifugiato in montagna, immerso nella preghiera e nel silenzio, nutrendosi solo con pane e acqua per contrastare “l’escalation del male, il proliferale della immoralità, delle ingiustizie e delle violenze in tutte le città e in tutti i Paesi del mondo”.
Ecco le sue ultime parole:
“Amo e rispetto la Santa Chiesa, le varie Religioni, i non Credenti, le Istituzioni, le Professioni, tutti i Popoli e anche chi non mi comprende.
Non posso più accettare una società in cui domina l’immoralità: non abbiamo più rispetto e tutela del nostro corpo e degli altri.
Non abbiamo più rispetto per i luoghi sacri: si entra, si partecipa e si esce dalle chiese come se fosse un teatro, una passerella di moda, come in una spiaggia o in monumento turistico, fotografandosi dentro e fuori. Anche quando si celebra un matrimonio, un battesimo, una comunione, una cresima, non c’è più contenimento nel vestire e ci si sveste sempre più, fin sull’altare.
Siamo diventati persone insensibili, ribelli e disubbidienti, nemici del bene e amanti del male. Siamo tutti responsabili di questo “mal vivere”, il male che produciamo e acconsentiamo è come un boomerang, ritorna male a noi stessi e alla nostra società, lo stiamo vivendo e subendo ogni giorno.
Adesso basta.
Con tutto questo mal di vivere abbiamo alterato e trasformato l’essere umano in oggetto – usa e getta – ci usiamo e ci gettiamo, siamo diventati spazzatura, come fotocopie.
Calpestiamo la vita, il ruolo di uomo e di donna, stravolgiamo e offendiamo i sessi e la dignità e il rispetto degli uomini e delle donne.
Attenzione perché stiamo producendo dei nuovi idoli, terribili mostri, violenze su violenze, atroci omicidi e sopraffazioni, fra non molto ci sbraneremo gli uni con gli altri. Sono a rischio tanti giovani e meno giovani, le famiglie di ogni settore sociale, scolastico e professionale, sono a rischio anche le istituzioni, anche i religiosi e le religiose. Il male, cioè satana, entra per colpire e dividere la Santa Chiesa, le varie religioni, i non credenti, le istituzioni, le professioni e i vari popoli, mettendo contro tutto e tutti, anche popoli contro altri popoli.
Attenzione, abbiamo stravolto anche il clima e tutto il pianeta terra. Siamo diventati responsabili e fautori nel produrre nuove povertà, nuove emarginazioni, disagi mentali, depressioni, suicidi e nuovi senza tetto e profughi lasciati alla deriva.
E’ chiaro che chi parla con questi toni non sempre è gradito, per questo toglierò il disturbo, cercando di non essere più assillante e invadente come pensa una parte di questa malata società; ma un giorno la verità verrà a galla. E così ho sentito di ritirarmi in montagna e nel silenzio, finendo e portando a termine gli ultimi giorni che il Buon Dio mi ha concesso in questa travagliata vita terrena. Sarò immerso nella preghiera, nella penitenza e nel digiuno (a pane e acqua) contrastando così l’escalation del male, il proliferale della immoralità, delle ingiustizie e delle violenze in tutte le città e in tutti i paesi del mondo.
Ma c’è ancora una speranza: per rispondere e vincere tutto questo malessere, compreso il “covid” di cui siamo pure noi responsabili, dobbiamo tutti insieme unirci, ricchi, meno ricchi e poveri in preghiera, in penitenza e digiuni: solo così il buon Dio potrà liberarci e salvarci da tutti i nostri peccati, dai nostri errori, dai nostri vizi, dal nostro orgoglio e dal nostro io.
E’ doveroso ritornare al Buon Dio e al nostro prossimo, per ricostruire tutti insieme un mondo di vera giustizia e di vera pace.
POZZUOLI - Assegnato al giornalista siciliano Salvatore Di Salvo, segretario nazionale dell’Ucsi e Tesoriere dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il…