Categorie: Daniele Venturi

Fratello Ferdy, mi ha detto Karol che sei con lui!

Ferdy Sapio è stato – ed è oggi – mio fratello; un fratello che mi ha lasciato da artista, poiché era artista, e tale resta. Un ‘Papaboys’ di quelli ‘diversamente giovani’, con tanti doni e talenti, che ha impegnato gli ultimi anni della sua vita a portare Cristo agli altri. Con tutto se stesso. Non so se iniziare a ricordare la prima telefonata che ho ricevuto da lui per partecipare ad un pellegrinaggio in Terrasanta che avevamo organizzato alcuni anni fa, credo nel 2009, oppure se parlare di sabato notte, vigilia della Canonizzazione, quando era in ginocchio, seduto di fronte al Santissimo Sacramento con la chitarra in mano a parlare e lodare Dio con le sue parole di musica. Dal 2009 al 2014 Ferdy si faceva sentire, e viceversa, con un lasso massimo di tempo di una settimana o due. Dopo 15 giorni, la telefonata da una parte o dall’altra scattava in automatico!

Ci ha unito in questa storia della vita percorsa, da uomini liberi, ed anche nell’Associazione dei Papaboys, un filo legato al Dio presente, al Gesù vivo sull’altare che in ogni altare abbiamo visto di fronte a noi. Ferdy era tornato dal 2000 in poi a Cristo con tutto se stesso, senza mezze misure, nel dono totale di se che esprimeva e portava attraverso le canzoni. Non posso nascondere che questa mattina sono subito andato a chiedere spiegazioni dell’accaduto direttamente a San Giovanni Paolo II in Basilica Vaticana: Karol, ma proprio chi ci aiuta così ci devi togliere? Durante la Comunione ho capito che erano insieme!  Prima a San Pio, poi a San Francesco, e negli ultimi anni a Papa Karol Ferdy aveva donato la sua voce ed il suo cuore. Ed anche a noi Papaboys.

Lo dico senza nessun dubbio: Ferdy Sapio è stato il fratello più presente negli appuntamenti dell’Associazione di questi ultimi anni. Non solo in quelli romani, ma anche in giro per l’Italia. Proprio domani nel pomeriggio uscirà la terza parte di un documentario che parla di Giovanni Paolo II sulla tv libanese MTV Lebanon e Ferdy aspettava questo momento perchè avevamo scoperto insieme che la tv arrivava a coprire anche la Terra Santa, ed era un modo per tornarci insieme. In quel Getsemani dove abbiamo trascorso una notte intera in Adorazione. In quel Getsemani dove abbiamo capito insieme che Gesù era presente ad ascoltarci. Musica e preghiere.

In Basilicata, pochi mesi fa, ci ha aiutato ed è stato presente all’inizio del progetto con la Regione che si chiama “VVV vivi una vita che vale”, tuttora in corso nelle scuole, per aiutare i più giovani a camminare nella speranza. E poi tante presenze sulle montagne di Karol, con Tom Perry e Carmelo Nicoloso, fino al Premio di Ambasciatore della Natura, ed il concerto in Polonia, con la sua musica, sempre a rappresentare anche i giovani del Papa. Ha voluto sempre definirsi “cantautore vicino al movimento dei Papaboys”, anche se ho provato sempre a ricordargli che noi non siamo un movimento ma una semplice e piccola associazione di servizio. Ma parlaci tu, con gli artisti! E poi si era innamorato di un giovane servo di Dio, Carlo Acutis, eucaristico ed intimo di Gesù, e mi ha convinto a scoprirlo, fino a farmi rendere conto che già un giovane dei Papaboys era nella gloria di Dio!

Due settimane fa ha voluto aprire a tutti i costi un canale you tube dei Papaboys Basilicata per trasmettere ogni settimana le Omelie di un sacerdote che lo avvolgevano di gioia. Intanto inizia tu, appena finisce la Canonizzazione lo diffondiamo – questa la mia risposta – ma non ho avuto tempo. E sempre in queste ore doveva uscire in e book la sua storia di riavvicinamento a Dio. Ma adesso non c’è tempo né voglia di ottimizzare la pubblicazione che ho qui davanti a me. Sarà per ora per un cerchio ristretto di suoi fratelli e sorelle. Al massimo 2 o 3. Una delle sue ultime uscite pubbliche in un hangout collegato da casa in diretta, “In cammino con Giovanni Paolo II”, con noi.

Sto ricevendo da ieri pomeriggio decine di telefonate e di messaggi che lo ricordano, anche messaggi su facebook da persone che non conosco minimamente. Il contenuto: “Ferdy mi ha sempre parlato di voi dei Papaboys”. Lo devo dire: solo ieri mattina, ho scoperto che per Ferdy siamo stati una seconda famiglia.

Non voglio raccontarvi oggi del Ferdy Sapio scrittore e pittore, ci sarà tempo per farlo, oggi voglio soltanto sentire nel cuore l’assenza di un fratello che mi manca. Che camminava sulla mia solita strada. Che amava del mio solito amore. Che muore al mondo per infarto senza mandare un sms od un messaggio anticipato, ma che ha lasciato sulla sua bacheca questo ultimo appunto: “Resto ancora qualche giorno a Roma. Vi darò una notizia interessante” (o qualcosa di simile).

E per trattarti ancora da grande artista caro fratello, anche in questo momentaneo ultimo pensiero, non posso darti piena soddisfazione, neanche oggi!! I grandi artisti, sopratutto quelli puri che non rincorrono lo show business,  vanno continuamente stimolati, nel creare. Perché creano con il cuore, e non con la metrica dell’economia musicale. Mai assecondati. Vi prego non fatelo mai! Tu amavi follemente San Francesco, ma io ti devo salutare con le parole di S. Agostino:

La morte non è niente. Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella  stanza accanto. Io sono sempre io e tu sei sempre tu. Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora. Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare; parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato. Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste. Continua a ridere di quello che ci faceva  ridere,di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme. Prega, sorridi, pensami!  Il mio nome sia sempre la parola familiare di  prima: pronuncialo senza la minima traccia  d’ombra o di tristezza

di Daniele Venturi

Ah Ferdy! Dimenticavo! Oggi non vengo al tuo funerale, ti lascio alla tua gente, alla tua terra, alla tua Chiesa. Tu hai sempre amato la tua Regione Basilicata e la tua città, ma ce lo siamo sempre detti, ricordi? “Nessuno è profeta in Patria”. Da domattina sentiranno anche loro la tua mancanza, non ti preoccupare! Domani pero’, sarai con la tua famiglia romana! Sarai con noi a S. Maria del Popolo in Piazza del Popolo, alle ore 10. Con i fratelli della Terra Santa, dell’Adorazione, delle Adunanze Eucaristiche e dei Papaboys! 

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