Gaza, card. Maradiaga: strage di innocenti, tregua sia permanente

“Un cessate il fuoco permanente”, che sia “il primo passo sulla strada di una pace giusta”. Lo chiede il cardinale Oscar Andrés Rodriguez Maradiaga, presidente di Caritas Internationalis, in un documento sulla situazione a Gaza. Sui contenuti di questa riflessione, ascoltiamo il servizio di Davide Maggiore della Radio Vaticana:

Dalla realtà di una guerra “devastante”, che riduce “in cenere” ogni speranza di un futuro di pace, prende le mosse la riflessione del card. Maradiaga. Il cessate il fuoco permanente chiesto dalla Caritas, specifica, deve condurre a “una pace giusta, basata su negoziati inclusivi, in tutta la regione”. “La strada per la riconciliazione è lunga ma comincia da noi”, ricorda il porporato, chiedendo alle parti in conflitto: “Perché continuate a guardare la pagliuzza nell’occhio del vostro fratello e non a vedere la trave che è nel vostro?”. “Dovreste deporre le armi – continua – e prendere un binocolo”, per vedere “che la gran parte delle vittime sono innocenti”. Ricordando le altre guerre scoppiate nella Striscia, l’impegno della Caritas e le condizioni di vita dei palestinesi, il card. Maradiaga chiede “la fine del blocco su Gaza”, così che i suoi abitanti possano “vivere una vita degna”. Il porporato ricorda poi l’incontro di Papa Francesco con i presidenti Peres e Abbas, e le parole di Benedetto XV – durante la Prima Guerra mondiale – secondo cui la forza può “reprimere i corpi”, non le anime degli uomini. Il cardinale prega dunque perché “le anime di palestinesi e israeliani restino libere di credere in un futuro di giustizia e pace”.

Dalle 7 di questa mattina, ora italiana, Israele e Hamas non sparano più. Hanno accettato la tregua umanitaria di 72 ore, proposta da Stati Uniti e Onu. Le delegazioni delle due realtà saranno oggi Cairo per intraprendere negoziati. Pesantissimo il bilancio delle vittime fin’ora 1.450 i palestinesi uccisi

, sul fronte israeliano sono morti 61 militari e 3 civili. Graziano Motta della Radio Vaticana:

La tregua umanitaria e incondizionata di 72 ore, ovvero di tre giorni, è stata annunciata congiuntamente dal segretario generale dell’Onu Ban Ki-moon e dal segretario di Stato americano Kerry. Le parti, nell’accettarla, hanno chiarito che resisterà fin quando non sarà violata e comunque hanno inviato delegazioni al Cairo, quella palestinese rappresenta le tre principali organizzazioni, Al Fatah, Hamas e Jihad islamica, aderendo all’intento dei promotori e del presidente egiziano al-Sisi di renderla stabile e duratura. Per questo occorrerà aprire una breccia sul muro di diffidenze e di riserve, le principali sono state esplicitate: Israele ha precisato che intende continuare ad operare sottoterra e demolire la rete di tunnel realizzata da Hamas per sventare la minaccia di infiltrazioni e distruggere l’arsenale di missili e ancora ieri il primo ministro Netanyahu ribadiva questa condizione e disponeva il richiamo di altri 16 mila riservisti. Hamas ha ribadito che, con il ritiro delle forze israeliane di occupazione, deve cessare il blocco della striscia di Gaza. Per la comunità internazionale non devono più esserci violazioni dei diritti umani, né tantomeno crimini di guerra. Al di là delle speranze, la tregua dovrebbe ridare fiato alla popolazione palestinese stremata da 25 giorni di guerra che ha aggravato le sue condizioni miserevoli, portando lutti – le vittime superano quota 1400, circa 7000 feriti – montagne di macerie e un totale dissesto dei servizi civili, in particolari ospedalieri. E far passare qualche giorno senza angosce e paure agli israeliani sotto la minaccia dei missili palestinesi. Ieri ne sono stati lanciati una sessantina, in buona parte intercettati. La scorsa notte, nelle ore che hanno preceduto l’annuncio della tregua, a Gaza sono proseguiti i combattimenti, con l’intervento di aerei e artiglierie; 14 i palestinesi morti a Khan Younis fra cui una donna e due bambini; cinque soldati israeliani uccisi dallo scoppio di un obice di mortaio presso il confine, portando così a 61 il numero complessivo delle perdite.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

Ultimi articoli

Papa Francesco all’Angelus: i giovani sperino nel Signore per camminare senza stancarsi

Un applauso vibrante ha attraversato Piazza San Pietro, rispondendo all’invito del Papa durante l’Angelus. Un momento carico di gioia e…

24 Novembre 2024

Un viaggio in Paradiso. Il 24 novembre (anno 2000) Padre Slavko moriva sul Krizevac a Medjugorje

Padre Slavko Barbaric è venuto a mancare il 24 novembre 2000 alle ore 15.30. E la notizia fece velocemente il giro…

24 Novembre 2024

Triduo alla Madonna della Medaglia Miracolosa. Chiedi aiuto a Maria! 24 novembre 2024, è il 1° giorno

Triduo alla Madonna della Medaglia Miracolosa Il testo della preghiera alla Madonna della Medaglia Miracolosa   1° giorno O Vergine Immacolata…

24 Novembre 2024

Preghiera a Cristo Re dell’Universo per chiedere una grazia, da recitare oggi, domenica 24 novembre 2024

Nel giorno solenne della Sua festa, recitiamo oggi la Preghiera a Cristo Re dell’Universo per chiedere una grazia O Gesù,…

24 Novembre 2024

Festa di Cristo Re dell’Universo, Domenica 24 Novembre 2024: devozione e supplica potentissima

Solennità di Cristo Re dell'Universo: 24 Novembre Oggi la Chiesa, celebrando la festa di Cristo Re dell'Universo, vuole sottolineare che…

24 Novembre 2024

Il Santo di oggi, 24 novembre: Beata Maria Anna Sala. Supplica per chiedere grazie

Oggi la Chiesa ricorda Beata Maria Anna Sala La beata Maria Anna Sala è stata una vergine della Congregazione delle…

24 Novembre 2024