A Gaza torna la triste conta delle vittime, dopo la ripresa del conflitto. Dal crollo della tregua, si calcolano almeno 50 morti palestinesi. Fra le vittime di oggi, quattro bambini e tre comandanti di Hamas. Decine i razzi sparati dalla Striscia verso lo Stato ebraico.
L’aviazione israeliana sta conducendo attacchi incessanti a Gaza. Così riferisce Radio Gerusalemme, che parla di assalti mirati anche contro alcuni veicoli. L’obiettivo infatti sembra quello di voler colpire i vertici militari di Hamas. Tre comandanti del movimento sono stati uccisi stamane. Oltre diecimila palestinesi hanno preso parte ai loro funerali e un portavoce del movimento ha detto che “Israele pagherà un duro prezzo”. Intanto, prosegue anche l’incessante lancio di razzi dalla striscia, nel Negev risuonano le sirene di allarme e nel villaggio di Nahal Oz è stata colpita un’abitazione provocando un ferito grave. E oggi è il giorno dell’incontro a Doha, in Quatar, tra il presidente palestinese, Abbas, e il leader di Hamas, Khaled Meshaal, quest’ultimo ha precisato che è stata rifiutata la proposta di tregua egiziana non il ruolo di mediazione svolto dall’Egitto.
Missili su un villaggio israeliano e raid a Gaza Non si è fatta attendere la controffensiva di Hamas. Secondo il portavoce militare israeliano dodici razzi sono stati sparati da Gaza sul vicino villaggio israeliano di Nahal Oz, un civile sarebbe rimasto ferito gravemente. Sirene di allarme risuonano intanto a Beer Sheva, la maggiore città del Neghev. Cinque persone, tra cui tre bambini sono rimasti uccisi in una nuova esplosione nella via Nafak di Gaza City mentre nella notte secondo i servizi di soccorso locali, sono morti otto palestinesi, ma ancora non è chiaro se nel bilancio rientrino anche i tre comandanti di Hamas. Tra le vittime, riferisce il portavoce del ministero della Sanità palestinese, ci sarebbe anche un bambino.
I bombardamenti hanno completamente distrutto un edificio a Rafah, causando sette morti, mentre un altro palestinese è morto in un raid sul campo profughi di Nuseirat.
Il numero dei palestinesi uccisi negli attacchi israeliani lanciati dopo mezzanotte è salito così a 18, ha riferito l’agenzia palestinese Maan.
Negoziati – Intanto il Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite ha chiesto a israeliani e palestinesi di riprendere i negoziati in vista di una tregua durevole. In una dichiarazione approvata all’unanimità dai quindici Paesi membri, il Consiglio “ha offerto il totale sostegno all’iniziativa diplomatica egiziana e chiesto alle parti di riprendere i negoziati per giungere rapidamente a un cessate il fuoco duraturo e definitivo”.
Hamas minaccia aeroporto Tel Aviv Hamas vuole sistematicamente colpire l’aeroporto di Tel Aviv.
Questo l’avvertimento lanciato alle compagnie aeree internazionali dal portavoce del braccio armato dell’organizzazione, Abu Obeida. L’uomo ha precisato che il suo avvertimento riguarda tutti i voli a partire dalle ore 6 locali di oggi (le 5 in Italia). Ma alla minaccia di Hamas le compagnie rispondono: continueremo a volare su Tel Aviv.
Abu Obeida ha inoltre detto agli israeliani che d’ora in poi i luoghi affollati – fra cui gli stadi di calcio – saranno pericolosi, perché saranno presi di mira da Hamas. Agli abitanti del Neghev occidentale ha fatto sapere che devono lasciare le loro abitazioni fino a nuovo ordine, se non vogliono mettere a repentaglio la loro vita.
Netanyahu: “Hamas e Isis due rami dello stesso albero” Il premier israeliano commenta così le immagini della decapitazione del reporter statunitense James Foley: “Hamas e i jihadisti dell’Isis sono due rami dello stesso albero. Hamas è simile all’Isis, l’Isis è simile a Hamas”. Spiega poi ”entrambi sono nemici della pace, nemici di Israele, nemici dei Paesi civili”.
.