E’ ufficiale, non si torna indietro. Il Cervello 1 del ministro è stato completamente bevuto dalla SETE 2. Cecile Kyenge si è bevuta il cervello! No, non è affatto un liceo come gli altri. Anzi, come gli altri licei romani d’elite, quelli dove “l’intellighenzia de’ sinistra” ha studiato e dove ora manda figli e nipoti, il Mamiani è strutturalmente costretto a dover esser un passo avanti agli altri per non restare indietro. In tutto e per tutto.
Sarà per questa ragione – scrive Enrico Paoli su Libero di oggi – che al posto di “padre” e “madre”, sul libretto delle giustificazioni degli studenti dello storico liceo classico della Capitale, ci sarà la dizione “genitore 1” e “genitore 2”, come aveva chiesto il ministro Cecile Kyenge, scatenando un’ondata di polemiche. E così dopo Bologna, che ha battuto tutti sul tempo adottando la soluzione “neutrale” per i moduli d’iscrizione alle scuole del comune, la dizione uno e due sbarca nella Capitale, seppur su un semplice libretto. L’importante, stando al regolamento scolastico, è che la firma riportata nella giustificazione sia la stessa depositata in segreteria. La novità, essendo stata introdotta da quest’anno, ha costretto i dirigenti del liceo a ristampare tutti i libretti, dicendo addio a mamma e papà. Volendo essere veramente progressisti, in barba alla Costituzione e alle regole condivise, un po’ di euro spesi così non sono un problema. Anzi, «è stata una scelta delle famiglie», spiega la preside dello storico liceo Tiziana Sallusti.
Insomma, per i radical chic essere un passo avanti è una necessità, che va al di là della logica e del dibattito politico. In fondo il Mamiani è sempre il liceo di “Porci con le ali”, uno dei simboli del ’68, il liceo della borghesia di Prati, della “Roma bene” progressista e che vanta tra i suoi alunni dal Nobel Emilio Segrè ai fratelli Muccino, da Altiero Spinelli a Nicola Piovani, tanto per fare qualche nome.
E allora «genitore 1 e genitore 2 non vuole essere un’offesa a nessuno, sia ben chiaro, meno che mai alla famiglia», spiega la preside, «non c’è nulla di più prezioso di una madre e di un padre, ma non si può fare finta di non vedere che oramai più della metà dei nostri studenti vive in famiglie allargate, dove uno dei due non è il genitore naturale, ma si prende cura del ragazzo come se lo fosse».
Il presidente dell’Associazione Daniele Venturi ha inviato un tweet a @EnricoLetta ed alla Ministra ricordando che chi ha deciso questa legge è da considerarsi imbecille! E si augura di essere denunciato dai destinatari del tweet.
Dispiace ammetterlo, ma dalla sinistra cosa ci aspettavamo?
questa donna ha perso completamente ogni contatto con la ragione. è presa da possessione!