Oggi sono entrati in servizio ‘la lavanderia e il servizio docce di papa Francesco’
Genova – Sono entrati in servizio da questa mattina “La lavanderia e il servizio docce di papa Francesco” destinati ai senzatetto. Lo ha annunciato un comunicato dell’Elemosineria Apostolica. Lo stesso Elemosiniere del Papa, cardinale Konrad Krajewski, interverrà nel pomeriggio per l’inaugurazione.
Si tratta di un servizio offerto gratuitamente alle persone più povere, in particolare a quelle senza fissa dimora.
Nei locali di Piazza Durazzo 12, gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio Liguria, essi potranno lavare, asciugare e stirare i propri indumenti, vestiti e coperte e provvedere alla pulizia personale in appositi locali doccia.
«L’iniziativa – prosegue il comunicato – è nata dall’invito del Santo Padre a dare “concretezza” all’esperienza di grazia dell’Anno Giubilare della Misericordia. Ecco dunque un segno concreto voluto dalla Elemosineria Apostolica e dalla Comunità di Sant’Egidio: un luogo e un servizio per dare forma concreta alla carità e al tempo stesso intelligenza alle opere di misericordia per restituire dignità a tante persone che sono nostri fratelli e sorelle, chiamati con noi a costruire una “città affidabile”».
Gestite da Sant’Egidio
La lavanderia e il servizio docce saranno gestiti dalla Comunità di Sant’Egidio Liguria insieme agli altri servizi di accoglienza e assistenza delle persone più povere. Nei locali adibiti appositamente a questo servizio si potranno trovare detersivi e ammorbidenti come Dash e Lenor e detergenti per la persona come Pantene ed Head & Shoulders oltre che lavatrici, asciugatrici e ferri da stiro, donati dalle aziende multinazionali Procter & Gamble e Whirlpool Corporation che già nel 2017 hanno contribuito all’apertura della “Lavanderia di Papa Francesco” a Roma.
A promuovere e coordinare questo progetto, ricorda il comunicato dell’Elemosineria, è stato il gruppo industriale Procter & Gamble Italia, che dal 2015 dona rasoi e schiuma da barba Gillette ed altri prodotti alla barberia per i poveri del Colonnato di San Pietro.
Fonte avvenire.it