Il popolare attore porta al festival deSidera lo spettacolo “Dove abita la Madonna: «Riprenderò alcune considerazioni fatte quando ho interpretato “Il dialogo tra la Madonnina e il Figlio in croce”, reciterò secondo il mio stile, mettendoci un po’ di umorismo e inserendo anche alcuni episodi personali come le curiosità “teologiche” di quando ero bambino».
Giacomo Poretti del noto trio “Aldo, Giovanni e Giacomo” è una persona riservata, umile che si schermisce nel raccontare lo spettacolo Dove abita la Madonna, all’interno del festival deSidera 2015, diretto da Gabriele Allevi e Luca Doninelli.
«Gli organizzatori mi hanno contattato per fare una riflessione in questo luogo magico, a Cepino, nel Santuario della Cornabusa, definito da Papa Giovanni “non fatto da mani d’uomo, ma da Dio stesso.”Ho quindi pensato a una riflessione sulla Madonna, fatta a modo mio, un’impresa impossibile dopo le parole di tanti poeti, tra cui Dante Alighieri, io balbetterò qualcosa. Riprenderò alcune considerazioni fatte a Milano l’8 maggio 2014, quando ho interpretato Il dialogo tra la Madonnina e il Figlio in croce in piazza Duomo per la Professio Fidei, reciterò secondo il mio stile, mettendoci un po’ di umorismo per riflettere sulla mamma di Gesù, inserendo anche alcuni episodi personali come le curiosità “teologiche” di quando ero bambino o riferendo le parole di mio figlio oggi davanti alla statuetta della Madonna o di Gesù bambino da mettere nel presepe. Non credo di avere le capacità di riflettere in astratto sulla Madonna, ma mi soffermerò sulla madre,cercando di immaginare quello che la madre di Dio poteva pensare, qualcosa di incomprensibile e misterioso anche per gli uomini di fede.»
Giacomo Poretti, anni fa, in seguito all’incontro con i padri gesuiti di San Fedele di Milano, insieme con sua moglie, ha intrapreso un cammino di fede, riavvicinandosi alla chiesa, che da bambino frequentava anche andando in oratorio in cui aveva scoperto proprio la passione per il teatro. Ora che è un attore famosissimo al cinema e in teatro e riscuote sempre un grande successo di pubblico, insieme ad Aldo e Giovanni, sottolinea l’importanza di conservare del tempo per la riflessione personale: «Io credo che mai come oggi quando si pensa di poter fare a meno della spiritualità, ci sia, invece, un’inquietudine e un desiderio di porsi domande su questioni radicate in noi. Se poi capita, come a me, di poter condividere con la famiglia il proprio percorso è una fortuna: io, mia moglie e mio figlio, anche se è piccolo, ci sorreggiamo a vicenda e mio figlio con la sua spontaneità spesso ci aiuta e ci apre gli occhi.»
Prosegue nel racconto: «il percorso di conversione tracciato dalla fede non è mai improvviso, le strade sono già tracciate, siamo noi che, a volte, usciamo dalla strada e ci dirottiamo per un po’, ma poi può capitare qualcosa, come è successo a me, e ci si rimette in carreggiata. Per me l’incontro con la comunità dei gesuiti è stato fondamentale, determinante, ho conosciuto padri straordinari, alcuni non ci sono più, altri si sono trasferiti, ma da loro ho potuto imparare l’attitudine al discernimento, allo studio, all’approfondimento, ho creato le condizioni che favoriscono la libertà di giudizio, così da non aver paura di incontrare pensieri e opinioni diverse, tanto che, grazie all’abitudine al confronto, ho imparato a trovare stimoli più importanti.»
Anche lavorare spesso in gruppo con Aldo e Giovanni è un’esperienza di confronto continuo? «Sono con i miei soci da 25 anni, e, dato che ogni decisione viene presa in tre, ci possono essere scontri e litigate, ma si fanno anche degli sforzi per rispettare le opinioni altrui, pur mantenendo la propria personalità, così da comprendere che non si è mai fondamentali da soli: gli altri contribuiscono, tanto quanto te, a realizzare le cose belle, auguro a chiunque di lavorare in gruppo, anche se la nostra, a volte, è una fatica, ma una fatica positiva.»
DOVE & QUANDO
DOVE ABITA LA MADONNA di e con Giacomo Poretti, giovedì 17 settembre ore 12, Cepino (Sant’Omobono), Festival deSidera in corso fino al 19 settembre, programma completo su www.teatrodesidera.it. Info: info@teatrodesidera.it, tel. 347 17 95 045
Redazione Papaboys (Fonte www.famigliacristiana.it/Albarosa Camaldo)