Categorie: Italiae et Ecclesia

Giornata della S. Sede all’Expo: globalizzare la solidarietà

Storie, sguardi, volti: è l’onda dell’umanità in cammino e in ricerca che accoglie il visitatore che entra nel Padiglione della Santa Sede all’Expo. E che oggi fa sentire forte la sua voce. Due i momenti significativi di questa National Day della Santa Sede a Milano: il Convegno sul tema ”Non di solo pane” stamattina all’Auditorium a cui sono intervenuti il card. Gianfranco Ravasi, commissario generale del Padiglione e presidente del Pontificio Consiglio della Cultura, mons. Angelo Becciu, Sostituto per gli Affari generali della Segreteria di Stato, i cardinali Angelo Bagnasco, presidente della Cei e  Angelo Scola, arcivescovo di Milano. Nel pomeriggio il secondo incontro: “I volti della terra”. Il servizio della nostra inviata all’Expo, Adriana Masotti:

Le guerre, la corruzione, la non equa distribuzione delle ricchezze interrogano: migliaia di persone soffrono nel mondo per la fame. Fame materiale e spirituale. Il tema del primo incontro di questa giornata lo sintetizza nella frase: “Non di solo pane”. Ad ascoltare i diversi interventi oltre 60 ambasciatori presso la Santa Sede. Nell’intervento di apertura  il card. Ravasi parla di una presenza qui della Chiesa come di una spina nel fianco: noi, dice, vogliamo accendere nelle coscienze delle domande. Le parole “dacci oggi il nostro pane” fanno nascere riflessioni sulla fame, sull’abuso della terra, sullo spreco del cibo. Come l’altra frase “non di solo pane”, che completa il messaggio, contiene tutto il valore simbolico del cibo: la condivisione, il fare festa insieme. Gesù, afferma, non disprezzava il piacere della tavola e al centro di tutte le chiese cattoliche c’è la tavola, mensa su cui si consacra l’Eucaristia, presenza di Cristo.

Disponibilità e produzione di cibo necessitano di principi etici
Ma la disponibilità di cibo, la produzione alimentare non sono questioni che richiedono soluzioni tecniche, politiche ed economiche, necessitano di principi etici su cui basare le scelte. Infatti, costata nel suo intervento mons. Angelo Becciu:

“Se ancora oggi oltre due miliardi di persone soffrono di malnutrizione, e molti di loro anche di fame cronica, nonostante decisioni e programmi che la Comunità internazionale ritiene tecnicamente precisi e in grado di poter dare le risposte a persone, famiglie e bambini, la causa va ricercata anzitutto nell’assenza di volontà nel condividere”

.

Evitare gli sprechi di alimentari
È necessario, allora, – conclude – un autentico sussulto delle coscienze che determini scelte razionali e tecniche per il bene di tutti, rispettando le diversità delle diverse culture alimentari rivedendo anche le modalità di consumo del cibo, evitando sprechi e sperperi di alimenti. Mons. Becciu ha ricordato poi l’immagine del cibo come offerta, che la tradizione cristiana simboleggia nel pane e nel vino e che significa condivisione, accoglienza e dono reciproco verso l’altro.

Card. Bagnasco: Expo, occasione di ascolto delle sofferenze che dividono i popoli
Il card. Bagnasco ricorda che Dio ha nutrito il suo popolo nel deserto con la manna per dire che l’uomo non vive di solo pane e afferma che ogni volta che l’uomo antepone i beni materiali smarrisce se stesso. Materialismo e individualismo vanni insieme. La rivendicazione del pane solo per se, diventa causa della mancanza del pane. Il cibo non è una questione privata, ma tocca il rapporto con Dio, con il prossimo e con il Creato. Bisogna allora – è il suo monito -verificare le logiche del mercato guardando anche al futuro. L’Expo sia un’occasione di ascolto delle sofferenze e di revisione delle dinamiche che dividono i popoli. E accenna all’impegno della Chiesa nella lotta alla fame che parte dall’annuncio del Vangelo che svela il vero volto dell’uomo e la sacralità della sua vita. Cita le mille iniziative in atto non di tipo assistenzialistico, ma che valorizzano la dignità di ciascuno.

Card. Scola: la Chiesa ha preso sul serio il tema dell’Expo “Nutrire il pianeta”
Infine le parole del card. Scola: Le gioie e le speranze degli uomini di oggi e dei poveri soprattutto, sono le gioie e le speranze dei discepoli di Cristo. La Chiesa ha preso sul serio il tema dell’Expo “Nutrire il pianeta” e con la sua presenza qui ha cercato di intrepretare l’appello del Papa alla globalizzazione della solidarietà.

A cura di Redazione Papaboys fonte: Radio Vaticana

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