Trasportata in barella nella palestra di Ascoli dove sono composte le bare delle vittime del sisma, è arrivata la mamma di Giulia, morta a nove anni, sorellina di Giorgia, 5 anni, che invece è stata estratta viva dalle macerie di Pescara del Tronto da un vigile del fuoco. ”Ciao, mamma ti ama tanto” ha detto la donna avvicinando al volto la foto della figlia appoggiata sulla cassa. Assistita dai parenti e dagli scout, è stata poi riportata in ospedale dopo qualche minuto
LA SITUAZIONE DI ADESSO
Dopo la scossa di stamani è stato chiuso il Ponte a Tre Occhi sulla strada regionale 260, importante via di accesso ad Amatrice, anche per i soccorsi. Lo stesso ponte che era stato chiuso il 24 agosto. Il Genio militare è al lavoro per creare un ‘bypass’ che consenta di superarlo e raggiungere Amatrice lungo la strada regionale 260. Il sindaco Sergio Pirozzi, lancia l’allarme: Amatrice è isolata e la priorità è garantire l’accesso ai mezzi di soccorso. “Non ci sono più le strade – ha detto – La gente deve sapere che ha i servizi e si deve registrare. Sono state allestite le tendopoli; per questioni di sicurezza e per una migliore assistenza vi invitiamo a raggiungere queste aree. Per tutte le informazioni chiedete al punto informativo fuori al parco Minozzi”.
Per il primo cittadino “mancano almeno quindici persone all’appello”. Ha inoltre annunciato che il Comune si costituirà parte civile nel procedimento sul crollo di una parte della scuola elementare “Romolo Capranica” di Amatrice che era stata ristrutturata nel 2012. E promette: “Amatrice risorgerà, lo dobbiamo alle vittime, a coloro che stavano qui, che sono tutti miei concittadini, turisti compresi”.
La responsabile della Protezione civile Titti Postiglione ha riferito che i feriti passati per gli ospedali di Lazio, Umbria e Marche sono 388, ma si sta verificando quanti ancora siano ospedalizzati. Sono circa 2.100 le persone che hanno usufruito dell’assistenza allestita nei comuni coinvolti, a fronte di una disponibilità di circa 3.500 posti. I Vigili del fuoco hanno annunciato che nelle Marche non ci sono più dispersi.
Per quanto riguarda le vittime, fa sapere la prefettura di Rieti, su 136 salme riconosciute fino ad ora tra Amatrice ed Accumoli, le vittime romane sono 45, compresi tre bambini di uno, 6 e 7 anni.
Di dieci ancora non si conosce il luogo di residenza. Dei 45, 31 vivevano a Roma e 14 nella provincia. La bambina di 7 anni era residente a Guidonia Montecelio, mentre gli altri due bimbi nella capitale. Sarebbero ancora da identificare 82 salme. Proprio per questo è all’opera nelle zone del sisma il gruppo Disaster victim identification (Dvi) della polizia scientifica, un pool specializzato nell’identificazione di persone morte in un evento disastroso.
Un po’ di speranza nella tragedia viene dal numero delle persone salvate dalle macerie: 238 vite strappate alla morte, di cui 215 salvate dai Vigili del fuoco e 23 dal Soccorso Alpino. “Miracolo laico” lo ha definito il ministro dell’Interno Angelino Alfano giungendo al campo base della colonna mobile regionale dei Vigili del fuoco ad Arquata del Tronto. La macchina dei soccorsi “ha funzionato alla perfezione e ha compiuto un miracolo laico”. Ha poi aggiunto: “Nella lotta tra uomo e natura vince sempre la natura. Evitiamo le ipocrisie, siamo un paese sismico. Se avessimo avuto inefficienze avremmo dovuto scusarci con gli italiani. Ci saranno accertamenti per verificare responsabilità, siamo tutti a lavoro ciascuno al nostro posto. Ma il sistema dei soccorsi ha retto l’urto”
I FUNERALI DI STATO
I funerali delle vittime del terremoto ad Arquata del Tronto si terranno domani mattina alle 11,30 ad Ascoli Piceno, alla palestra Monticelli. Saranno presenti il Capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del consiglio Matteo Renzi, e la presidente della Camera Laura Boldrini, che da tre giorni è nelle zone colpite dal sisma: “Domani è il giorno del dolore – ha detto oggi Boldrini arrivando al campo base di Arquata del Tronto – ed è importante che tutte le istituzioni si raccolgano intorno alle famiglie delle vittime. Per un ultimo abbraccio importante“.
In concomitanza è stata proclamata una giornata di lutto nazionalecon l’esposizione di bandiere a mezz’asta sugli edifici pubblici in tutta Italia. I funerali saranno celebrati dal vescovo mons. Giovanni d’Ercole.
I funerali erano stati inizialmente fissati per oggi alle 15 nella palestra adiacente all’obitorio dell’ospedale di Ascoli, dove sono composte 46 salme; tra le bare, anche quelle bianche di bambini. Secondo quanto rende noto la prefettura, lo spostamento è dovuto anche a motivi logistici.
Stasera invece ci sarà una veglia di preghiera ad Ascoli Piceno. Inizierà alle 21 nella Chiesa del Cuore Immacolato di Ascoli.
di Redazione Papaboys (Fonti: Repubblica/Ansa/IlCentro/QuodianoNaizonale)
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