Pensieri e preghiera a Giovanni Paolo II da leggere oggi
La rubrica dedicata a San Giovanni Paolo II – Venerdì, 18 Dicembre 2020
Pensieri sul Natale (tratti dalle Sue omelie)
- Ascoltiamo questa voce che giunge dal profondo della notte di Betlemme. L’hanno ascoltata per primi i pastori “che vegliavano di notte facendo la guardia al loro gregge” (Lc 2, 8). Perciò la liturgia di mezzanotte viene, a volte, chiamata la “Messa dei pastori”.
- È nato ancora una volta. Ancora una volta è venuto nel mondo, nella notte di Betlemme. Infatti quell’“oggi” di prima, di quasi duemila anni fa, lo riviviamo come nostro.
La seguente preghiera è stata recitata al Policlinico Gemelli ad Aprile 2020
Preghiera a San Giovanni Paolo II contro la pandemia
Mentre l’umanità è sconvolta da una pandemia di immani proporzioni ci rivolgiamo a te san Giovanni Paolo II che da questo luogo hai dato al mondo una luminosa testimonianza di come, con fede e fiducioso abbandono in Dio, si possono affrontare le prove e le malattie.
Tu che venticinque anni fa ci hai donato l’Evangelium vitae, aiutaci ad amare e servire ogni vita umana, a partire da quelle che sono più indifese, emarginate, sfruttate, scartate e in particolare a prenderci cura, oggi, di quelle che per il contagio sperimentano la fragilità, l’isolamento e la morte.
Tu che tante volte e per lunghi giorni hai condiviso in questo ospedale il soffrire umano e ne hai illuminato il significato con la Salvifici doloris sostieni gli operatori sanitari in questo momento di gravoso e immenso sacrificio perché siano per tutti i malati segno di Gesù medico premuroso e salutare.
Tu che hai concluso i giorni della tua vita terrena abbracciato alla croce e senza più parole hai fatto risplendere sul tuo volto quello del Crocifisso fa che vivendo con fede questo tremendo calvario della pandemia, sappiamo contemplare, sorretti dalla Divina Misericordia, la luce del Risorto.
Tu che hai affidato la tua vita a Maria con il motto Totus tuus, insegnaci a camminare con lei, donna dei dolori e della speranza, perché imparando a stare sotto la croce non venga mai meno la certezza che lo Spirito Santo effuso dal suo Figlio Gesù farà nuove tutte le cose e che dopo i giorni della sofferenza verranno quelli della consolazione. Amen.