Giovedì 11 dicembre – Il tuo regno fatto di piccoli

In verità vi dico: tra i nati di donna non è sorto uno più grande di Giovanni il Battista; tuttavia il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui. Dai giorni di Giovanni il Battista fino ad ora, il regno dei cieli soffre violenza e i violenti se ne impadroniscono. La Legge e tutti i Profeti infatti hanno profetato fino a Giovanni. E se lo volete accettare, egli è quell’Elia che deve venire. Chi ha orecchi intenda. Matteo 11,11-15

Quando parli del cielo.
Del tuo regno.
Che sarà anche la mia casa.
Capisco che tutto è diverso.


Tutto è capovolto.
Grande e piccolo.
Piccolo e grande.
Sarà tutto mischiato.
Unica misura l’amore.
Che tutto rende grande.
Che tutto rende piccolo, da abbracciare.
Da stringere.

C’è un tempo.
Che è questo.
Questo mio, questo tuo.
In cui tutto quello che è violento, vince.
Questo è un tempo di conquista.
E vincono loro, i violenti.
C’è un tempo.
Che è questo.
Che è tempo di profezia, di leggi.
E tutti parlano e portano a Giovanni.
È lui il più grande tra noi.
Ma non c’è solo questo tempo.
Non ci sono solo questi giorni.
C’è un altro tempo. Infinito.
C’è un altro luogo. Il cielo.
Dove i piccoli regnano.
Piccoli, che sono i più grandi di tutti.
Più di tutti quelli annunciati dai profeti.
Più di tutti.
Parlami, amore mio.
Parlami ancora di questi piccoli.
Di questo regno.

Parlami.
Parlami.
Dimmi la verità.
Aprimi le orecchie.
Voglio capire.
Voglio sentire.


Parlami del più grande quaggiù.
Del più piccolo lassù.
Parlami di quel regno dove regnano i piccoli.
Aiutami a vivere in questa terra dove vincono i violenti e i forti.
Aiutami a vedere che ora il regno di Dio è sotto i violenti ma se guardo il cielo.
Se guardo il cielo, lì c’è tutto tutto tutto.
Tutto senza grandezza, se non la grandezza dell’amore.
Che vince sempre. Pure se per un po’ perde.
Che mi fa grande sempre. Pure se qua sono piccola.
Grande perché piccola.

Anche Giovanni, che è il più grande.
In cielo sarà piccolo.
In cielo è piccolo.
Come me,
piccolo.
Come me, ora.
Anche questo regno.
Che è il tuo regno.
Fatto di piccoli.
Di piccoli che sono grandi.
Ora soffre.
Ora è sotto i violenti.
Come me.
Come me.
Ma un giorno sarà tutto di pace.
I profeti e la legge mi hanno portato da Giovanni.
Ora, tu, portami in cielo.
E se non capisco.
E se non sento.
Aprimi le orecchie.
Dammi la mano.
Aprimi il cielo.

Di Don Mauro Leonardi

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