Amare sino alla fine.
Quando hai tutto nelle mani.
Ogni potere.
Ogni forza.
Ogni vita.
Tutto.
Tutto nelle tue mani.
E potresti fermarti prima della fine.
E ami, invece.
Ami sino alla fine.
Questo si chiama Dio.
Questo è amare.
E allora sei tu. Amore mio. Dio mio.
Amare sino alla fine.
E continuare.
Continuare ad andare giù.
Fino alle ginocchia.
Piegato davanti a chi è niente rispetto a te ma diventa tutto perché tu lo ami.
Questo si chiama Dio.
Questo è amore.
E allora sei tu. Amore mio. Dio mio.
Amare sino alla fine.
Fino alle mani nell’acqua sporca dove si lavano i piedi.
E continuare a farlo.
Piede dopo piede.
Sempre in ginocchio.
Davanti a tutti.
Con i piedi di tutti in mano.
Questo si chiama.
Questo è amore.
E allora sei tu. Amore mio. Dio mio.
Avere tutto nelle mani.
E tutto lasciare.
Nelle mani di chi hai servito.
Nelle mani di chi hai amato.
Perché servire non sempre è amare ma, amare, è sempre servire o non è amare.
Ci lasci tutto.
Tu che hai tutto.
Perché facciamo come fai tu.
Amare solo amare.
Di Don Mauro Leonardi
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