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Giovedì 15 Giugno – Per entrare nel regno dei cieli

Giovedì 15 Giugno - Per entrare nel regno dei cieliIn quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: « Io vi dico: se la vostra giustizia non supererà quella degli scribi e dei farisei, non entrerete nel regno dei cieli. Avete inteso che fu detto agli antichi: Non uccidere; chi avrà ucciso sarà sottoposto a giudizio. Ma io vi dico: chiunque si adira con il proprio fratello, sarà sottoposto a giudizio. Chi poi dice al fratello: stupido, sarà sottoposto al sinedrio; e chi gli dice: pazzo, sarà sottoposto al fuoco della Geenna. Se dunque presenti la tua offerta sull’altare e lì ti ricordi che tuo fratello ha qualche cosa contro di te, lascia lì il tuo dono davanti all’altare e và prima a riconciliarti con il tuo fratello e poi torna ad offrire il tuo dono. Mettiti presto d’accordo con il tuo avversario mentre sei per via con lui, perché l’avversario non ti consegni al giudice e il giudice alla guardia e tu venga gettato in prigione. In verità ti dico: non uscirai di là finché tu non abbia pagato fino all’ultimo spicciolo! » Mt 5,20-26

Tu mi chiedi più di tutto.
Tu mi chiedi più della legge.
Tu mi vuoi più giusta dei giusti.

Tu vuoi che io obbedisca alla legge e alla legge del cuore.
Tu vuoi che io sia adempiente con la mente e con il cuore.
Tu mi vuoi con le mani e il cuore puliti e onesti.

Per entrare nel regno dei cieli non devo essere a posto con la legge ma devo aver fatto della legge, vita.
Non mi basta non uccidere.
Voglio non ferire.
Voglio amare.
Voglio dare vita.

Non voglio neanche un pensiero-contro tra me e un fratello.
Se vengo da te.
Debbo portarti la mia vita unita alla vita di chi amo.
Se c’è divisione, non posso portarti nulla.
Perché l’amore o è tutto, per tutti, o non è amore.

Il dono più grande che posso portarti è un cuore che ama.

Se cammino con qualcuno che ha qualcosa contro di me.
Devo sintonizzare passo e cuore.
Devo camminare insieme a lui dentro e fuori di me.
È meglio accordarsi che condannare.
È meglio sempre parlare che sentenziare.

Aiutami.
Da sola non posso nulla.

Di Don Mauro Leonardi





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