In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Chiunque vi darà da bere un bicchiere d’acqua nel mio nome perché siete di Cristo, vi dico in verità che non perderà la sua ricompensa. Chi scandalizza uno di questi piccoli che credono, è meglio per lui che gli si metta una macina da asino al collo e venga gettato nel mare. Se la tua mano ti scandalizza, tagliala: è meglio per te entrare nella vita monco, che con due mani andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile. Se il tuo piede ti scandalizza, taglialo: è meglio per te entrare nella vita zoppo, che esser gettato con due piedi nella Geenna. Se il tuo occhio ti scandalizza, cavalo: è meglio per te entrare nel regno di Dio con un occhio solo, che essere gettato con due occhi nella Geenna, dove il loro verme non muore e il fuoco non si estingue». Perché ciascuno sarà salato con il fuoco. Buona cosa il sale; ma se il sale diventa senza sapore, con che cosa lo salerete? Abbiate sale in voi stessi e siate in pace gli uni con gli altri». Marco 9,41-50.
Non devi farmi grandi discorsi.
Non devi darmi quello che sai.
Fai come dice lui.
Io ho sete.
Dammi un bicchier d’acqua.
E io saprò che sei di Cristo.
Basta che un solo piccolo sia scandalizzato.
Basta che gliene tocchiamo uno solo.
E annegheremo in fondo al mare.
Un bicchier d’acqua per prendersi il paradiso come ricompensa.
Per sempre.
Un solo scandalo ad un piccolo per prendersi il mare, con una macina al collo.
Per sempre.
C’è il regno di Dio.
C’è la Geenna.
Nel regno di Dio sono sempre piena di te, completa di te, anche senza un occhio o una mano.
Se ci sei tu.
Io sono intera.
Nella Geenna sarò sempre vuota, sola, anche se integra nel corpo. Perché tu, nella Geenna, non ci sei.
E se noi ci sei tu.
Io non ho nulla.
Amore mio.
Tu dai sapore alla mia vita.
Tu sei il sole che ho dentro.
Di Don Mauro Leonardi