«Io sono la vera vite e il Padre mio è il vignaiolo. Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie e ogni tralcio che porta frutto, lo pota perché porti più frutto. Voi siete gia mondi, per la parola che vi ho annunziato. Rimanete in me e io in voi. Come il tralcio non può far frutto da se stesso se non rimane nella vite, così anche voi se non rimanete in me. Io sono la vite, voi i tralci. Chi rimane in me e io in lui, fa molto frutto, perché senza di me non potete far nulla. Chi non rimane in me viene gettato via come il tralcio e si secca, e poi lo raccolgono e lo gettano nel fuoco e lo bruciano. Se rimanete in me e le mie parole rimangono in voi, chiedete quel che volete e vi sarà dato. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto e diventiate miei discepoli. Giovanni 15, 1-8
C’è vita per me.
Solo attaccata a te.
Come una cosa sola.
Come una sola vita.
Una sola linfa.
Staccata da te.
Sono buona per il fuoco.
Sono da gettar via.
Secca.
Morta.
In amore, “poco”, non esiste.
In amore “un po’ meno” di tutto, è niente.
Con l’amore, si vive.
Senza amore, si muore.
Non c’è altro da capire.
Non c’è altro nella vita.
O amore.
O morte.
Rimanere.
Amare è rimanere.
Non è fuoco che brucia.
È tralcio nella vite.
È io in te.
Sono le tue parole in me.
Una sola cosa.
Non c’è gloria nelle parole.
C’è gloria nello stare insieme, nel seguirsi, nell’ascoltarsi, nell’amarsi.
Questo è il frutto dell’amore: altro amore, altra vita.
Tutti in uno.
Tutti in te.
Di Don Mauro Leonardi