Giovedì 25 febbraio – Bagna ora le mie labbra

In quel tempo, Gesù disse ai farisei: « C’era un uomo ricco, che vestiva di porpora e di bisso e tutti i giorni banchettava lautamente. Un mendicante, di nome Lazzaro, giaceva alla sua porta, coperto di piaghe, bramoso di sfamarsi di quello che cadeva dalla mensa del ricco. Perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Un giorno il povero morì e fu portato dagli angeli nel seno di Abramo. Morì anche il ricco e fu sepolto. Stando nell’inferno tra i tormenti, levò gli occhi e vide di lontano Abramo e Lazzaro accanto a lui. Allora gridando disse: Padre Abramo, abbi pietà di me e manda Lazzaro a intingere nell’acqua la punta del dito e bagnarmi la lingua, perché questa fiamma mi tortura. Ma Abramo rispose: Figlio, ricordati che hai ricevuto i tuoi beni durante la vita e Lazzaro parimenti i suoi mali; ora invece lui è consolato e tu sei in mezzo ai tormenti. Per di più, tra noi e voi è stabilito un grande abisso: coloro che di qui vogliono passare da voi non possono, né di costì si può attraversare fino a noi.E quegli replicò: Allora, padre, ti prego di mandarlo a casa di mio padre, perché ho cinque fratelli. Li ammonisca, perché non vengano anch’essi in questo luogo di tormento. Ma Abramo rispose: Hanno Mosè e i Profeti; ascoltino loro. E lui: No, padre Abramo, ma se qualcuno dai morti andrà da loro, si ravvederanno. Abramo rispose: Se non ascoltano Mosè e i Profeti, neanche se uno risuscitasse dai morti saranno persuasi ». Luca 16,19-31

I miracoli aprono gli occhi e il cuore solo di chi vuol vedere e di chi vuole amare.

Una leccata di cane è amore.
Perché lenisce una ferita.
Perché riscalda il cuore.
Amore di cane? Certo.
Amore piccolo? Certo.
Ma amore.
Chiedetelo a chi è solo a terra, abbandonato, quanto amore c’è in un cane.

C’è amore in quel cane che lecca Lazzaro.
Perché l’amore non è dare il giusto ma dare ciò che si è.
L’uomo ricco doveva dare cibo, accoglienza, casa.
Doveva dare tutto quello che era.
E non lo ha fatto.
Il cane poteva solo leccare.
E lo ha fatto.
No.
Non è amore da cane.
È amore.

L’amore è un dito bagnato di acqua sulle labbra.
Ma a volte è tardi.
E rimane solo il fuoco e la sete.

Amore mio.
Bagna ora le mie labbra.

Di Don Mauro Leonardi


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