Categorie: Italiae et Ecclesia

Giubileo a Napoli – Il cardinale Sepe: malavitosi, convertitevi!

“Il mio è un invito alla conversione. Pensate a cosa state facendo, quale dramma personale, familiare e sociale state contribuendo a far crescere nella vostra comunità. Allora convertitevi!”. E’ un appello chiaro e accorato quello che giunge dall’arcivescovo di Napoli, il cardinale Crescenzio Sepe, nel giorno dell’apertura della Porta Santa  che segna l’inizio del Giubileo della Misericordia nella sua diocesi.

Sicuramente sta pensando agli uomini di camorra che insanguinano la sua città, ai ragazzi – adolescenti e perfino bambini – che vengono risucchiati dalle ormai innumerevoli baby-gang che si sono spartite i piccoli affari criminali al posto dei boss locali – uccisi o reclusi- quando con forza chiede un atto di pentimento profondo: “Ritornate a Dio Padre! Cercate di riscoprire la vostra dignità di ragazzi, di giovani, di uomini: perché solo nella conversione potrete trovare la pace che viene dalla misericordia di Dio. Spero che questo appello possa essere accolto”.

La terribile esplosione del fenomeno di queste bande giovanili criminali che “nascono dal disagio precoce e sono la guerra di casa nostra”, il cardinale Sepe la considera una sfida importante da affrontare senza timori proprio durante l’anno: “E’ proprio questa connessione tra il giubileo della misericordia e questa attività malavitosa che non risparmia nessuno che sarà il punto centrale di tutta l’attività pastorale: abbiamo messo in campo un calendario di eventi giubilari dedicati a queste tematiche. La nostra preoccupazione è di mostrare il volto misericordioso di Dio e far comprendere come le istituzioni, Chiesa inclusa, debbano mettersi insieme e fare sistema per cercare di salvare più persone possibile”.

La via del riscatto, dunque, non è preclusa a nessuno. Nemmeno ai malavitosi, anzi. Carmine Uccello, presidente dell’Associazione ‘Carcere Vivo’ e volontario nel penitenziario di Poggioreale, è sicuro che, in questo giubileo, i più fortunati siano i carcerati: “ Sembra paradossale ma secondo me è così. Proprio la privazione della libertà consente loro di riflettere sulla grandezza del Signore. E poi attraverso la loro sofferenza, in questo anno di grazia, possono essere perdonati, convertirsi e rifarsi una vita.  E a loro volta potranno, e dovranno, perdonare”.


Redazione Papaboys (Fonte it.radiovaticana.va/Federico Piana)

Ultimi articoli

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 5 novembre 2024. Vergine della Valle, prega per noi

Ogni giorno una Lode a Maria, 5 novembre 2024. Vergine della Valle, prega per noi O Signore Gesu', che hai…

5 Novembre 2024

Sacro Cuore di Gesù insegnaci ad Amare, come Tu ami! Preghiera del mattino, 5 Novembre 2024

Sacro Cuore di Gesù insegnaci ad Amare come Tu ami! Preghiera del mattino, 5 Novembre 2024. PREGHIERA DEL MATTINO Signore,…

5 Novembre 2024

San Giuseppe dormiente, ti affidiamo tutte le nostre difficoltà. Preghiera della notte tra il 4 e il 5 novembre 2024

La potente orazione a San Giuseppe dormiente Anche Papa Francesco è molto devoto a San Giuseppe dormiente... Il Santo Padre…

4 Novembre 2024

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 4 novembre 2024. Madonnina del Grappa, prega per noi

Ogni Giorno Una Lode a Maria, 4 novembre 2024. Madonnina del Grappa, prega per noi Tu, o Madre dolce e…

4 Novembre 2024

Il Santo di oggi, 4 Novembre: è la festa di San Carlo Borromeo, Vescovo. Vita e Preghiera

Oggi la Chiesa ricorda San Carlo Borromeo: vescovo Carlo Borromeo, universalmente noto come San Carlo, è stato un cardinale e…

4 Novembre 2024

Il Santo di oggi, 4 Novembre: la Chiesa ricorda la Beata Teresa Manganiello. Vita e Preghiera

Oggi ricordiamo la figura di Beata Teresa Manganiello Teresa Manganiello è stata una terziaria francescana e considerata un personaggio chiave…

4 Novembre 2024