Attesi a Roma 33 milioni di turisti e pellegrini per il Giubileo. Il Censis stima in 33 milioni i turisti e pellegrini che arriveranno a Roma nel corso dell’Anno Santo (erano stati 25 milioni per il Grande Giubileo del 2000). La spesa complessiva prevista è di 8 miliardi di euro, per circa il 70% da parte di visitatori provenienti dall’estero. Si tratta di uno straordinario flusso turistico atteso, che si innesterà sull’onda lunga della crescente attrattività di Roma, che è fatta anche di una proliferazione di visitatori che restano un solo giorno senza pernottare.
Boom di arrivi nella capitale: +77,5% dal 2000. I turisti a Roma sono aumentati dai 7,5 milioni di arrivi registrati nel 2000 ai 13,4 milioni del 2014, con uno straordinario incremento del 77,5%: un dato molto più alto dell’aumento medio misurato a livello nazionale nello stesso periodo (+33,3%). Le presenze turistiche nella capitale (il numero totale delle notti trascorse dai turisti in arrivo) sono aumentate del 46,5% negli anni 2000-2014 superando i 32,8 milioni, a fronte di un incremento medio nazionale nello stesso arco di tempo molto più debole: +11,6%. La forza di attrazione di Roma cresce costantemente e ora lo strepitoso boom del turismo, se tutti faranno la loro parte operando di conseguenza, può trovare una nuova spinta nel Giubileo indetto da Papa Francesco, soprattutto grazie ai flussi che si attiveranno dall’estero.
Flussi sempre più differenziati e un’attrattività non solo religiosa. Sono quasi 8 milioni gli stranieri arrivati a Roma nell’ultimo anno e rappresentano il 63% delle presenze turistiche nella capitale. Gli arrivi dall’estero hanno registrato una crescita del 40,2% pure nei difficili anni 2008-2014, mentre a livello nazionale si registrava una variazione inferiore (+23,6%). Più di tutti amano Roma gli americani (1,6 milioni di turisti arrivati nel 2014), gli inglesi (643.000), i tedeschi (634.000), gli spagnoli (494.000), i francesi (485.000) e i giapponesi (477.000). Record di crescita degli arrivi negli ultimi sei anni per argentini (+181,7%), cinesi (+117,8%), turchi (+109,5%), russi (+91,5%) e polacchi (+83,7%).
Trolley ovunque: decolla l’ospitalità low cost in case per vacanza e bed & breakfast. Ufficialmente sono 167.000 i posti letto negli esercizi ricettivi di Roma. Di questi, 110.000 sono in alberghi (il 66%) e 57.000 in strutture extralberghiere (il 34%). Dal 2000 a oggi i posti letto complessivi sono aumentati del 67%, con un incremento del 41% negli alberghi e soprattutto un vero e proprio boom (+164%) delle strutture extralberghiere come case per vacanza e bed & breakfast, anche grazie alla facilità delle prenotazioni attraverso le tante piattaforme web specializzate e ai prezzi più convenienti. Negli anni più recenti (2008-2014) Roma è la città italiana che ha visto crescere maggiormente la presenza di esercizi ricettivi non alberghieri: i posti letto in case per vacanza e bed & breakfast sono 20.000 in più negli ultimi sei anni. Più lento lo sviluppo della ricettività alberghiera, in particolare con soli 1.200 posti letto aggiuntivi negli hotel a cinque stelle.
Diffusissimi gli affitti in nero: mancato gettito per le casse comunali di 40 milioni di euro a causa del sommerso. Il boom turistico nella capitale è alimentato dai posti letto low cost per i turisti e genera reddito integrativo per le famiglie romane che affittano camere e appartamenti. Ovunque in città, non solo in centro, nascono esercizi ricettivi e risuona nelle strade il rumore delle rotelline dei trolley. E sono diffusissimi gli affitti brevi in nero. Si stima che il sommerso del settore nel territorio del comune di Roma sia costituito da quasi 4.000 case per vacanza irregolari per circa 36.000 posti letto, con un tasso di strutture non a norma o che lavorano in nero intorno al 75%. Solo in termini di evasione della tassa di soggiorno, il fenomeno del nero si tradurrebbe nel prossimo anno in un mancato gettito per le casse comunali di circa 40 milioni di euro.
L’opinione dei romani? I turisti sono una manna dal cielo. L’89,3% dei cittadini romani giudica i turisti una opportunità: il 61,7% perché generano lavoro e il 27,6% perché consentono alla città di aprirsi al mondo. La visione positiva del turismo è condivisa trasversalmente dai cittadini residenti in centro e in periferia e in tutte le classi di età. I romani ritengono che la capitale sia per i turisti una città incantevole (lo pensa il 41,4%), ma solo il 20,6% la giudica accogliente, mentre il 21,6% la definisce caotica, difficile da visitare a causa delle tante carenze e disservizi, e il 16,5% addirittura insidiosa, un posto dove il turista rischia di diventare un «pollo da spennare».
Questi sono i risultati del 5° numero del diario «Roma verso il Giubileo» del Censis, che ha l’obiettivo di cogliere e descrivere i principali temi nell’agenda cittadina in vista dell’Anno Santo attraverso una serie di note di approfondimento diffuse nel corso del 2015. I numeri precedenti sono stati: «Roma: in forte aumento i reati predatori» (12 maggio 2015), «Roma bloccata nel traffico, tallone d’Achille della capitale» (26 maggio 2015), «Non solo corruzione e illegalità, Roma è oggi una grande città pluralista» (22 giugno 2015), «Il ritorno della devozionalità popolare» (7 luglio 2015).
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