Non ha la stessa suggestione dell’apertura ma anche il rito di chiusura delle Porte Sante resta un momento solenne dell’Anno Santo straordinario che volge al termine. La conclusione del Giubileo, come ha scritto Papa Francesco nella bolla di indizione Misericordiae Vultus, è fissata al 20 novembre 2016.
«In quel giorno – scrive il pontefice – chiudendo la Porta Santa avremo anzitutto sentimenti di gratitudine e di ringraziamento verso la Santissima Trinità per averci concesso questo tempo straordinario di grazia. Affideremo la vita della Chiesa, l’umanità intera e il cosmo immenso alla Signoria di Cristo, perché effonda la sua misericordia come la rugiada del mattino per una feconda storia da costruire con l’impegno di tutti nel prossimo futuro. Come desidero che gli anni a venire siano intrisi di misericordia per andare incontro ad ogni persona portando la bontà e la tenerezza di Dio!».
Le Porte Sante di tutte le diocesi del mondo saranno chiuse una settimana prima. A Roma il rito si ripeterà nelle tre basiliche papali, all’ostello don Luigi Di Liegro e nel santuario del Divino Amore. Le ultime due saranno chiuse sabato, rispettivamente alle 11 e alle 18. In entrambi i casi sarà il cardinale vicario Agostino Vallini a presiedere il rito che poi ripeterà, in qualità di legato pontificio, domenica 13 alle 17.30 nella cattedrale di San Giovanni in Laterano. Concelebreranno la Messa il vicegerente Iannone e tutti i vescovi ausiliari, il vicario del cardinale arciprete Brandolini, i canonici e i coadiutori del Capitolo lateranense, oltre a tutti i sacerdoti che lo vorranno. Il Coro della diocesi diretto da monsignor Marco Frisina animerà la celebrazione mentre i seminaristi cureranno il servizio liturgico.
In una lettera indirizzata all’intera diocesi, il cardinale Vallini ricorda che «questo Giubileo straordinario, che si è caratterizzato per il coinvolgimento delle Chiese locali, vivrà» nel giorno della chiusura «un particolare momento plenario di comunione di fede e di intercessione per una vita rinnovata della nostra comunità diocesana. Chiederemo al Padre di aiutarci a non disperdere la ricchezza spirituale ricevuta in questi mesi, affinché nel tempo a venire la nostra Chiesa diocesana, imitando Gesù Buon Samaritano, continui a prendersi cura degli abitanti di Roma, in particolare di quanti sono poveri ed emarginati, e offrire loro il vino buono della speranza del Vangelo e l’olio consolante della carità». Il vicario del Papa invita «tutti a quest’ultima celebrazione del Giubileo e confido che parteciperete in molti. Chiedo fraternamente ai parroci di intervenire e di favorire la partecipazione dei fedeli, per vivere insieme con noi vescovi questa singolare occasione di grazia. Sarà bello ritrovarci insieme come presbiterio che, chiamato dal Signore a guidare il suo popolo in questa stagione della storia, implora ancora una volta la Sua misericordia per gli uomini e le donne della nostra Città. Affido tutti – conclude il cardinale Vallini – alla materna protezione della Vergine Maria, Salus populi romani, affinché vegli sul cammino di ciascuno e ci ottenga la grazia di essere misericordiosi come il Padre».
I legati per la chiusura delle Porte Sante nelle altre due basiliche pontificie saranno i rispettivi arcipreti, il cardinale James Michael Harvey a San Paolo fuori le Mura, che celebrerà la Messa domenica alle 17, e il cardinale Santos Abril y Castellò a Santa Maria Maggiore, dove il rito inizierà alle 18.
Una cerimonia piuttosto semplice, con la chiusura dei battenti di bronzo. La costruzione del muro, infatti, avverrà in momenti successivi. Nella parete, all’interno della navata, che sarà poi coperta da una lapide, verrà murata la “capsa”, la cassetta di zinco con il verbale di chiusura della Porta, la chiave e, secondo la tradizione, alcune medaglie. La Porta Santa di San Giovanni fu la prima ad essere smurata alla vigilia di questo Giubileo straordinario. L’autore dell’opera bronzea è lo scultore Floriano Bodini, morto nel 2005 a Milano. Fu commissionata dal cardinale Ruini nel 1998 per il Giubileo del 2000. È stata fusa nella Fonderia Artistica Battaglia di Milano e misura 360 centimetri di altezza per 190 di larghezza.
Redazione Papaboys (Fonte www.romasette.it/Andrea Acali)
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