Continuando la serie delle iniziative giubilari dei “Venerdì della misericordia”, il Pontefice ha dedicato la sua attenzione a quelli che non hanno potuto partecipare fisicamente alle celebrazioni del 2 e 3 di giugno.
Un altro “Venerdì della Misericordia”. Papa Francesco, continuando la serie delle iniziative giubilari, ha visitato a sorpresa due comunità di sacerdoti. Lo ha fatto sapere in una nota il portavoce della Santa Sede, padre Federico Lombardi. «Oggi pomeriggio, continuando la serie delle iniziative giubilari dei “Venerdì della misericordia”, il Papa Francesco ha dedicato la sua attenzione ai sacerdoti», indica un comunicato della Sala Stampa vaticana.
Proprio nel mese in cui ha celebrato il Giubileo dei sacerdoti, rivolgendo ad essi le sue ampie meditazioni nelle Basiliche romane (2 giugno) e celebrando con loro la Eucaristia in Piazza San Pietro nella solennità del Sacro Cuore di Gesù (3 giugno), il Papa ha voluto manifestare la sua vicinanza e attenzione anche a quei sacerdoti che non hanno potuto partecipare fisicamente alle celebrazioni giubilari, ma che sono sempre presenti alla sua preghiera e al suo cuore. Perciò il Papa ha scelto non solo una, ma ben due comunità di sacerdoti dove si è recato in visita, in un pomeriggio lungo e intenso, ricco di incontri, di emozioni, di gioia spirituale e di momenti di preghiera, dopo aver lasciato il Vaticano prima delle 16.
La prima “tappa” è stata la comunità ’Monte Tabor’, dove si trovano otto sacerdoti provenienti da diocesi differenti, sofferenti per diverse forme di disagio, accompagnati da un diacono permanente, Ermes Luparia, ex colonnello dell’Aeronautica, ora specializzato in psicologia e dedito al servizio dell’accompagnamento nello spirito dei Padri Salvatoriani. Il Papa si è incontrato con i sacerdoti ospiti nella piccola cappella, ascoltandoli e pregando con loro.
Poi, Francesco è andato in un’altra comunità, sempre di sacerdoti, ma anziani e malati, situata a Roma in Via Vergerio 21, al Trionfale. La casa ospita preti del clero romano che hanno operato tutta la vita come parroci nella diocesi.
Quello di oggi, spiega la nota vaticana, «è stato il sesto segno di misericordia compiuto dal Papa Francesco nel corso del Giubileo: a gennaio visitò una casa di riposo per anziani, e malati in stato vegetativo; a febbraio, una comunità per tossicodipendenti a Castelgandolfo; a marzo (Giovedì Santo) il Centro di accoglienza per profughi (CARA) di Castelnuovo di Porto; ad aprile la visita dei profughi e migranti nell’Isola di Lesbo; a maggio la comunità del “Chicco” per persone con grave disabilità mentale a Ciampino».
Redazione Papaboys (Fonte www.lastampa.it)
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