Giuseppina completamente guarita in pellegrinaggio dalla Madonna di Loreto
Giuseppina Comaschi in Rossi, di Mantova, iniziò a 40 anni a soffrire di dolori articolari diffusi che la costrinsero a letto, ad anemie di tipo pernicioso e a poliartrite cronica primitiva.
Nell’agosto del 1939 il suo medico dottor Sandri, rilasciava un certificato nel quale descriveva la situazione dell’ammalata: era in atto un deperimento grave con masse muscolari ipotoniche, una anemia accentuata, con dolori articolari diffusi specialmente alle braccia e alle mani. L’ammalata era del tutto inferma, non si reggeva in piedi e non poteva camminare.
In Giuseppina scaturì un grande desiderio di visitare la Madonna di Loreto e il pellegrinaggio si concretizzo nel mese di settembre del 1939.
Così racconta Giuseppina di quella esperienza: «al mattino fui portata nel Santuario per la Messa. Dopo la Comunione mi sentii male, ma male assai: credetti di morire. Stavo per chiamare aiuto, quando mi sentii avvolta tutto il corpo da un calore straordinario, che mi donò poi un benessere mai provato. In quell’istante sentii tutta la forza di alzarmi e di camminare. Venni poi portata nella Casetta ove il “Verbo si fece carne”; provai come un’estasi dolcissima. Non dissi nulla di quello che mi era avvenuto. Nel pomeriggio, durante la benedizione eucaristica, la grazia fu completata. Tutta la notte successiva dormii profondamente. Al mattino feci tutto da me. La mia guarigione era ormai nota a tutti: anzi la folla di pellegrini mi circondò e mi portò in trionfo. I medici di Loreto dichiararono concordi la mia piena guarigione. Il ritorno fu ugualmente trionfale».
Fonte digilander.libero.it/rexur