Sarà canonizzato il beato Giustino Maria Russolillo
Giustino Maria Russolillo è stato un presbitero italiano, venerato come beato dalla Chiesa cattolica. Fu fondatore della Società delle divine vocazioni, delle suore vocazioniste e delle Apostole della santificazione universale.
La canonizzazione
(Fonte Vatican News) Giustino Maria Russolillo sarà canonizzato. Un santo per tanti, iniziatore di opere ecclesiali, che fino alla fine fa e vuole essere un prete di parrocchia. Napoletano, terzo di dieci figli, origini modeste, fu sempre allergico agli onori da parte di chi verso la fine della sua vita aveva preso a chiamarlo “il Santo di Pianura”, la località dov’era nato nel 1891 e dove morirà nel 1955 dopo aver fondato la Società delle Divine Vocazioni e successivamente il ramo femminile delle religiose e l’Istituto secolare delle Apostole Vocazionsite.
Il provvedimento che lo riguarda apre l’elenco dei decreti promulgati dalla Congregazione per le Cause dei Santi, dopo l’udienza di ieri del Papa al futuro cardinale Marcello Semeraro, prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi.
In particolare, all’intercessione del beato Giustino Russolillo è stato attribuito il miracolo che lo porterà alla canonizzazione, ovvero la guarigione di un giovane vocazionista avvenuta il 21 aprile 2016 a Pozzuoli, dopo che il religioso di origine malgascia – rinvenuto a terra nella sua camera in mezzo a chiazze di sangue – era stato ricoverato il 16 aprile in condizioni molto gravi per danni all’apparato respiratorio. Lo stesso giorno del ricovero il superiore provinciale della Congregazione aveva invitato tutti i confratelli a pregare “don Giustino” per la guarigione e uno di loro il 18 aprile portò un’immagine del beato con una reliquia e la depose sul corpo del religioso malato.
Quel giorno la situazione clinica era ancora molto grave, il 21 le condizioni migliorano in modo repentino e il giovane vocazionista esce dal coma fino a essere dimesso il 3 maggio. (Di Alessandro De Carolis)