Si apre questa notte all’una, ora italiana, il sipario sulle Olimpiadi di Rio de Janeiro. Papa Francesco ha auspicato che i Giochi olimpici siano un momento di pace e tolleranza. Oggi in un tweet sull’account @Pontifex in nove lingue scrive: “Auguri agli atleti di #Rio2016! Siate sempre messaggeri di fraternità e di genuino spirito sportivo”.
Sono impressionanti i numeri che accompagnano la XXXI edizione dei Giochi Olimpici, la prima Olimpiade in Sudamerica. Sono oltre 10 mila gli atleti, più di 200 i Paesi rappresentati. La cerimonia di apertura nello stadio Maracanà, alla presenza di quasi 80 mila spettatori, inizierà alle ore 20 locali. Ad una leggenda del calcio, il brasiliano Pelè, sarebbe stato affidato – secondo fonti di stampa – l’onore di accendere la torcia olimpica. La prima delegazione a sfilare sarà quella della Grecia, l’ultima sarà quella del Brasile. Per la prima volta, partecipa ai Giochi olimpici anche la nazionale dei rifugiati.
Sicurezza affidata ad oltre 85 mila uomini
Sono 28 gli sport inseriti nel programma olimpico. Tra questi ritorna, dopo 112 anni di assenza, il golf. Le medaglie d’oro e d’argento sono complessivamente più di 600. Sono oltre un milione e mezzo i turisti attesi nel Paese e almeno 7,5 milioni i biglietti messi in vendita. Alla vigilia dei Giochi sono state lanciate in rete inquietanti minacce da parte di miliziani del sedicente Stato islamico. A garantire la sicurezza ci sono 85 mila uomini tra polizia e forze armate. Ed è folta anche la presenza dei media: tra giornalisti, fotografi e operatori televisivi sono oltre 25mila le persone arrivate in Brasile per assicurare la copertura mediatica dell’evento.
Dalla Russia 271 atleti
Alle Olimpiadi di Rio, che si chiuderanno il prossimo 21 agosto, prendono parte anche 271 atleti russi ammessi dal Comitato olimpico internazionale. La decisione è stata presa dopo lo scandalo del doping di Stato emerso in Russia. Sono invece esclusi dai Giochi 181 sportivi russi. Fra le discipline più sanzionate c‘è l’atletica. La squadra olimpica russa è la più esigua in 104 anni di Giochi, con l’eccezione di quelli, boicottati, di Los Angeles del 1984.
L’Africa e le Olimpiadi
Tra i cinque continenti, quello africano è il meno titolato. Complessivamente l’Africa ha conquistato 347 medaglie (102 di oro). L’Africa resta anche l’unico Continente che non ha ancora organizzato un’edizione dei Giochi. Il Kenya è il Paese che ha vinto di più con 86 medaglie conquistate, seguito dal Sudafrica, dall’Etiopia e dall’Egitto. L’immagine emblematica dell’Africa vincente alle Olimpiadi è legata ad Abebe Bikila, atleta etiope che vinse la maratona ai Giochi Olimpici di Roma nel 1960.
Delegazione palestinese
Alla cerimonia di apertura rischia di non sventolare la bandiera palestinese. Il Comitato olimpico palestinese ha accusato le autorità di Israele di aver fermato alla dogana la delegazione della Palestina e di aver sequestrato attrezzature, divise, bagagli e bandiera. La delegazione palestinese, proveniente dalla Striscia di Gaza e dalla Cisgiordania, è composta da sei atleti.
L’altra faccia di Rio
Ma oltre al volto luminoso e ammaliante dello sport, c’è anche un’altra faccia di Rio denunciata da diverse Ong internazionali: non solo quella degradata delle favelas ma anche quella della piaga dello sfruttamento sessuale di bambini e adolescenti. Contro questi drammi la Chiesa locale è in prima linea e tra le varie iniziative, le religiose brasiliane hanno lanciato la campagna “Gioca per la vita”. L’obiettivo è di responsabilizzare cittadini e autorità nella lotta contro la tratta.
Presidente brasiliano sospeso
I Giochi di Rio si aprono in un momento delicato anche dal punto di vista politico. La Commissione competente del Senato ha votato, alla vigilia dell’apertura delle Olimpiadi, a favore dell’impeachment di Dilma Roussef, già sospesa, per aver infranto le leggi di bilancio. Il voto apre la strada alla sua rimozione entro la fine del mese. Il presidente brasiliano è accusato di aver speso denaro pubblico senza l’approvazione del Congresso e di aver “aggiustato” il bilancio statale. Secondo Dilma Roussef, i suoi avversari politici hanno messo in atto un colpo di Stato mascherato.
Olimpiadi, occasione di riscatto
Tra le luci di un evento sportivo mondiale, che calamita l’interesse di tutto il mondo, e le ombre di un Paese ancora segnato dalla crisi e da tensioni sociali, le Olimpiadi di Rio de Janeiro si possono comunque rivelare un’occasione di riscatto. Una possibile nuova pagina per il Brasile, che continua a cercare la strada di un giusto sviluppo, e per lo sport, ancora troppo spesso ferito dal doping e dalle logiche del business.
Il servizio è di Amedeo Lomonaco per la Radio Vaticana
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