In diretta a reti unificate il primo discorso di Sergio Mattarella da presidente della Repubblica. Il presidente apre casa sua agli italiani, sceglie una location informale per il messaggio di fine anno: non l’austero studio al Quirinale davanti alla scrivania di lavoro, ma il salotto del suo appartamento privato. Un discorso poco politoco ma molto attento ai problemi dei cittadini.
Mattarella dedica l’incipt del suo discorso al problema del lavoro alle “principali difficoltà e speranze della vita di ogni giorno”.
L’incipit. “A tutti un buon 2016.L’anno che sta Per concludersi ha recato molte novità intorno a noi: alcune positive, altre di segno negativo”. E’questo l’incipit del primo messaggio di fine anno del presidente della repubblica sergio mattarella agli italiani, rivolgendosi loro “con cordialità”.
“L’anno che sta per concludersi ha recato molte novità intorno a noi: alcune positive, altre di segno negativo. Questa sera non ripeterò le considerazioni che ho fatto, giorni fa, incontrando gli ambasciatori degli altri paesi in italia sulla politica internazionale, e neppure quelle svolte con i rappresentanti delle nostre istituzioni. Stasera vorrei dedicare questi minuti con voi alle principali difficoltà e alle principali speranze della vita di ogni giorno”.
“La condizione economica dell’Italia va migliorando: questo va sottolineato. Anche le prospettive per il 2016 appaiono favorevoli”.
Occupazione e lavoro. “L’occupazione è tornata a crescere. Ma questo dato positivo, che pure dà fiducia, l’uscita dalla recessione economica e la ripresa non pongono ancora termine alle difficoltà quotidiane di tante persone e di tante famiglie”. Lo ha detto il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nel messaggio di fine anno. “Il lavoro manca ancora a troppi dei nostri giovani. Sono giovani che si sono preparati, hanno studiato, posseggono talenti e capacità e vorrebbero contribuire alla crescita del nostro Paese. Ma non possono programmare il proprio futuro con la serenità necessaria”, ha aggiunto, “Accanto a loro penso a tante persone, quarantenni e cinquantenni, che il lavoro lo hanno perduto, che faticano a trovarne un altro e che vivono con la preoccupazione dell’avvenire della propria famiglia. Penso all’insufficiente occupazione femminile. Il lavoro manca soprattutto nel Mezzogiorno. Si tratta di una questione nazionale. Senza una crescita del Meridione, l’intero Paese resterà indietro”.
“Il lavoro e la società sono al centro di un grande processo di cambiamento. L’innovazione è una sfida che riguarda tutti. La competizione richiede qualità, creatività, investimenti. Impresa privata e settore pubblico, in particolare scuola, università e ricerca, devono operare d’intesa”.
“Intendo inviare un messaggio di sostegno e di speranza alle famiglie particolarmente in affanno: non vanno lasciate sole, e chiedo l’impegno di tutti perchè le difficoltà si riducano e vengano superate”.
Bene stop auto ma migliorare trasporti. “L’impegno delle istituzioni, nazionali e locali, deve essere in questo campo sempre maggiore. Un esempio: si può chiedere ai cittadini di limitare l’uso delle auto private, ma, naturalmente, il trasporto pubblico deve essere efficiente. E purtroppo non dovunque è così.
Il compito di difendere l’ambiente, peraltro, ricade in parte su ciascuno di noi”.
“Molto della qualità della nostra vita dipende dalla raccolta differenziata dei rifiuti e dal rispetto dei beni comuni”, ha agginto, “Non dobbiamo rassegnarci alla società dello spreco e del consumo distruttivo di cibo, di acqua, di energia”.(
Evasione fiscale. “Un elemento che ostacola le prospettive di crescita è rappresentato dall’evasione fiscale. Secondo uno studio, recentissimo, di pochi giorni fa, di Confindustria, nel 2015 l’evasione fiscale e contributiva in Italia ammonta a 122 miliardi di euro. 122 miliardi! Vuol dire 7 punti e mezzo di Pil. Lo stesso studio calcola che anche soltanto dimezzando l’evasione si potrebbero creare oltre trecentomila posti di lavoro: gli evasori danneggiano la comunità nazionale e danneggiano i cittadini onesti. Le tasse e le imposte sarebbero decisamente più basse se tutti le pagassero”.
Ambiente. “L’Italia è vista all’estero come il luogo privilegiato della cultura e dell’arte, e lo è davvero. Questo patrimonio costituisce una nostra ricchezza, anche economica. Abbiamo il dovere di farlo apprezzare in un ambiente adeguato per bellezza”.
Terrorismo islamista. Il terrorismo “di matrice islamista” ci vuole impaurire e condizionare. Non glielo permetteremo. Difenderemo le conquiste della nostra civiltà e la libertà delle nostre scelte di vita”. “Le nostre forze di polizia e i nostri servizi di sicurezza stanno agendo con serietà e con competenza per difendere la tranquillità della nostra vita. Il pericolo esiste ma si sta operando con grande impegno per prevenirlo”.
“Tutti sappiamo che il terrorismo fondamentalista cerca di portare la sua violenza nelle città d’europa, dopo aver insanguinato le terre medio-orientali e quelle africane – ha ricordato il capo dello stato -. Realizzare condizioni di pace e stabilità per i popoli di quei paesi è la prima risposta necessaria, anche per difendere l’europa e noi stessi. La prosperità, il progresso, la sicurezza di ciascuno di noi sono strettamente legati a quelli degli altri. Non esistono barriere, naturali o artificiali, che possano isolarci da quel che avviene oltre i nostri confini e oltre le frontiere dei nostri vicini”.
“Il terrorismo fondamentalista cerca di portare la sua violenza nelle città d’Europa, dopo aver insanguinato le terre medio-orientali e quelle africane. Realizzare condizioni di pace e stabilità per i popoli di quei Paesi è la prima risposta necessaria, anche per difendere l’Europa e noi stessi”.
Non lasciare sole famiglie. “Un messaggio di sostegno e di Speranza alle famiglie particolarmente in affanno: non vanno lasciate sole, e chiedo l’impegno di tutti perché le difficoltà si riducano e vengano superate”.
di Redazione Papaboys fonte: Repubblica
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