Dopo il ricovero di Pier Luigi Bersani in ospedale, il “popolo della rete”, ha iniziato a commentare la vicenda. Non riporto per rispetto ai lettori i vari commenti postati su twitter e facebook. E’ molto preoccupante come alcuni, trasformino le tragedie per manifestare odio, livore, verso un simbolo politico. Evidentemente siamo in democrazia. Ognuno è libero di esprimere le personali opinioni. La diversità di vedute, non deve mai scadere nell’insulto gratuito. Non appartiene all’ordine civile ledere la dignità altrui. La violenza verbale, uccide più di quella fisica. Gli sproloqui sui social network, sono specchio della società in cui viviamo. I violenti cercano di affermare le loro ideologie insultando gli altri. L’aspetto più drammatico si manifesta, quando qualcuno cerca di calmare i toni. L’attacco diventa più forte, facendo precipitare gli onesti nel tunnel degli anormali. Ebbene si! La normalità è attaccata. I malfattori cercano di imporre un modello di società basato sul sospetto, sulla denigrazione, sulla prevaricazione. Sono sintomi riconducibili alla mancanza di umanità. Quando non riescono a contrastare il pensiero di dissenso degli altri, allora passano all’insulto. Il fenomeno è in costante crescita. E’ qualcosa di spaventoso. I lupi attaccano ferocemente, provocando stragi e morte. E’ questo il futuro verso cui ci incamminiamo? Personalmente non condivido le idee politiche di Bersani. Allo stesso tempo però, rispetto la sue posizioni, e la sua persona.
Riporto alcuni twitt: “mi dispiace veramente per il grave malore che ha colpito Bersani, la politica ci divide ma, davanti a queste cose nessuna distinzione”; “dobbiamo rispettare le idee di tutti anche se non le condividiamo”; “mi dispiace per l’emorragia cerebrale di #Bersani, ma anche per i problemi cerebrali di chi lo insulta, lo deride, gli augura la morte”. Possiamo solo immaginare dal tenore dei citati twitt cosa è circolato sul web contro l’ex segretario del PD. Poveri noi!Commenta Massimo Mantellini: “Molto si discute anche su quali siano le origini di un simile fenomeno (e anche se sia un fenomeno nostrano o meno). Ne cito tre ma è evidente che me ne sfuggiranno di rilevanti:
1. Una sostanziale irresponsabiltà nei confronti dei contenuti di odio. Qualsiasi imbecille può scrivere su Facebook che spera che Bersani muoia e lo fa spesso dentro sacche di effettiva impunità nelle quali la responsabilità rimbalza fra l’autore, la piattaforma stessa e i gestori della pagina sulla quale scrive.
2. Il tono di rete. Mi spiace dirlo ma il tono di rete soffre degli stessi fenomeni imitativi che ha il linguaggio in genere. Dico mi dispiace perché una parte rilevante dei commenti sguaiati e offensivi che è possibile rintracciare in rete oggi vengono da simpatizzati di Beppe Grillo (o da suoi imitatori con differenti casacche politiche). Grillo in questi anni, al di là dei contenuti, ha affinato una vera e propria Accademia della Crusca del mal parlare digitale. I fenomeni imitatori del gergo astioso, urlato e canzonatorio del comico genovese sono una conseguenza probabilmente non intenzionale; resta il fatto che Grillo stesso per primo e da sempre ha scelto di non mitigare simili eccessi. Centinaia di persone che in rete parlano come Grillo, ne imitano i tic e le figure retoriche, ma in una maniera più grossolana ed astiosa e che supera spesso i limiti della decenza e talvolta della diffamazione.
3. Esiste poi una indubbia ragione di contesto. Questo Paese è attraversato di una crisi di valori profondissima che riguarda tutto e tutti. È una crisi grandemente sottovalutata e in buona parte ignorata della politica ma anche da noi stessi. La sua rappresentazione di rete è drammatica e molto reale e interessa sia i temi che i toni utilizzati”. Invitiamo tutti a rientrare nel recinto della civiltà. Gli altri non sono burattini da attaccare, ma persone con cui dialogare. Tante volte il discutere insieme può non portare frutti. Si può rimanere distanti. Tutto ciò, non legittima l’attacco a cui non solo Bersani ma anche tanti altri personaggi pubblici sono esposti giornalmente. Un po’ di educazione civica non guasterebbe! Con fiducia attendiamo una maggiore rispetto per tutti! DonSa
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