Nella costante ricerca di promuovere la pace nel mondo, Papa Francesco si avvale di uomini di fede e dedizione che si impegnano attivamente in missioni per favorire il dialogo e portare aiuto alle comunità colpite dalla guerra e dalle sue conseguenze. Due figure significative di questa opera di pacificazione sono il cardinale Zuppi e il cardinale Krajewski, i quali, con il loro impegno, testimoniano l’importanza di agire con umanità in situazioni di conflitto.
Il cardinale Zuppi si recherà a Mosca il 28 e 29 giugno per promuovere la pace e cercare vie di dialogo nella situazione di conflitto in Ucraina. Come inviato del Papa, il cardinale ha già visitato Kyiv ad inizio mese e ora si dirige nella capitale russa per continuare la sua missione.
La Santa Sede mira a incoraggiare gesti umanitari che possano contribuire a una soluzione pacifica. La visita avviene in un contesto di tensioni in Russia, con l’obiettivo di favorire la conclusione del conflitto in Ucraina. Durante il viaggio, il cardinale Zuppi sarà accompagnato da un funzionario della Segreteria di Stato.
Il cardinale elemosiniere Konrad Krajewski si è recato a Kherson, in Ucraina, in una missione di aiuto e conforto alla popolazione colpita dalla guerra e dalle sue conseguenze. Portando doni e medicine, in particolare per coloro che hanno sofferto a causa del crollo della diga di Kakhovka e delle sue conseguenti inondazioni, il cardinale definisce la sua missione come una “spedizione evangelica”. Oltre a Kherson, ha fatto tappe anche a Odessa e Mykolaiv.
Kherson è stata descritta come una città deserta, con sirene e bombardamenti in corso. Nonostante le difficoltà, il cardinale porta con sé l'”abbraccio” del Papa e assicura che ogni giorno il Santo Padre prega per l’Ucraina. Durante il suo viaggio, il cardinale ha guidato personalmente un camion pieno di viveri e medicinali, provenienti dalla Corea, dal Policlinico Gemelli e da donazioni a Napoli.
Il cardinale Krajewski ha percorso oltre 3125 chilometri da Roma per raggiungere l’Ucraina, testimoniando l’impegno della Chiesa nel portare aiuto e sostegno a chi soffre a causa del conflitto e delle sue conseguenze.