Tre ore di volo dalla Turchia e l’arrivo alle 4.20 del mattino all’aeroporto di Ciampino. Nei primi istanti le due giovani cooperanti erano molto provate: silenziose, con il cappuccio sulla testa, non hanno parlato con nessuno. Grande contentezza nei loro paesi di origine, Brembate e Gavirate, in Lombardia.
Provate e silenziose, con il volto coperto dal cappuccio e completamente vestite nero. Così, alle 4.20 di questa mattina, Greta Ramelli e Vanessa Marzullo – le giovani cooperanti rapite nel nord della Siria lo scorso luglio – sono scese dall’aereo militare che le ha riportare in Italia, a Ciampino, dopo un volo di tre ore dalla Turchia. In giornata verranno sentite in Procura Non hanno parlato con i giornalisti, non hanno salutato nessuno. Solo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, che le ha accolte sulla pista: insieme a lui le due ragazze sono entrate in un edificio dell’aeroporto. Come previsto Greta e Vanessa sono state accompagnate all’ospedale militare del Celio per un controllo medico poi in giornata verranno sentite dalla Procura.
Tra le braccia delle famiglie
E’ lontano dalle telecamere che – finalmente e comprensibilmente – Greta e Vanessa hanno abbracciato i genitori. Chiuse in una saletta di Ciampino – senza giornalisti, fotografi e cameran ad immortalarli – hanno incontrato le famiglie – per Vanessa i genitori e il fratello, per Greta anche il fratello e la fidanzata – e un paio di amiche anche loro cooperanti conosciute fin dalle scuole medie. Sembra che le famiglie siano arrivate in lieve ritardo perchè i Marzullo, durante il tragitto verso Ciampino, hanno bucato una gomma. Da lontano le comunità dei loro paesi di origine si stringono intorno alle famiglie e festeggiano, il Comune di Brembate anche con un cartello luminoso in strada, poi postato su Facebook.
Il nodo del riscatto
Il governo italiano, come sempre, nega di avere pagato un riscatto per la liberazione delle due giovani. Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, invece, ieri ha parlato polemicamente di un versamento di 12 milioni di dollari. Sull’argomento ministro degli Esteri Paolo Gentiloni riferirà oggi alle 13 alla Camera.
Il rapimento
Le due giovani erano state rapite il 31 luglio del 2014 nel nord della Siria, fra Aleppo e Idlib. In seguito, erano state cedute dai rapitori al fronte Al Nusra, il ramo siriano di al Qaeda. Il 31 dicembre era stato diffuso un video in cui le due ragazze, vestite con un chador nero, chiedevano aiuto dal governo italiano e dicevano di rischiare di essere uccise.
Greta Ramelli, aspirante infermiera, cooperante in India e Zambia
Greta Ramelli, 20 anni, di Gavirate, in provincia di Varese, è una studentessa di scienze infermieristiche e volontaria della Organizzazione Internazionale di Soccorso. Prima della Siria aveva già svolto esperienze di cooperazione in Zambia e in India, a Calcutta.
Vanessa Marzullo: mediatrice linguistica e fondatrice di Horryaty 21 anni, di Brembate, in provincia di Bergamo
Vanessa Marzullo, è una studentessa di Mediazione Linguistica. E’ stata lei ad organizzare il progetto Horryaty, che riuniva varie associazioni di volontariato per portare medicine in Siria e tenere corsi di formazione di primo soccorso.
di Redazione Papaboys Fonte: RaiNews24