Secondo il TIME, la sedicenne Greta Thunberg, è la persona dell’anno.
La giovane attivista si è fatta conoscere in tutto il mondo per aver dato inizio ai Fridays for Future.
Sono manifestazioni studentesche che chiedono ai governi politiche e azioni più incisive per contrastare il cambiamento climatico e il riscaldamento globale.
I Venerdi per il futuro sono stati iniziati da Greta il 20 agosto del 2018.
La ragazzina sollecitava il governo svedese ad occuparsi realmente del cambiamento climatico.
Chiedeva infatti di adottare politiche più incisive per ridurre le emissioni di anidride carbonica che in Svezia avevano causato molti incendi.
Nel corso di un anno, i Venerdi di protesta, si diffusi in tutto il mondo.
Ce ne sono molti anche in Italia.
Le parole di Greta alla Cop25
La Thunberg è al momento l’adolescente più consociuta ed infleunte al mondo.
Prende parte a molte tavole rotonde con i capi di stato e continua le sue lotte in piazza.
L’attivista rispetta, anche negli spostamenti che la vedono protagonista, l’ambiente.
Ultimamente Greta è stata a Madrid in occasione della Cop25 – la Conferenza dell’ONU -.
In merito al clima e alle nazioni, queste sono state le sue parole di denuncia:
“I Paesi non mostrano una leadership piuttosto ingannano e continuano a fare i loro business inquinando, la gente però è più consapevole ed è pronta.
Ci sono le chance per fermare lo scioglimento dei ghiacci e la deforestazione”.
Si è poi rivolta ai leader dei paesi più ricchi cosi: “I leader dei Paesi ricchi non hanno senso di panico per l’emergenza climatica.
Non c’è più tempo”.
Il ministro Costa ha annunciato in tale occasione, che il primo Cop giovani si terrà a Milano il prossimo ottobre.
Confermando ovviamente l’invito anche all’attivista Greta.
Se si traducono in numeri le parole di Greta Thunberg
Mentre si discute di ambiente e di personaggio dell’anno, qualcuno traduce in numeri le parole che l’attivista pronuncia.
Prende la parola un gruppo di investitori che fa capo all’ Onu: “Principles for Responsible Investment” (Pri) e che rappresenta investimenti in oltre 50 Paesi per 86 trilioni di dollari.
Il gruppo si è pronunciato in merito alle misure restrittive sul clima.
Questo network è supportato dall’Onu e precisamente si preoccupa di:
«integrare problematiche ambientali, sociali e di governo nelle pratiche di investimento in tutte le classi di attività» .
A conti fatti, secondo il Pri, le misure restrittive sul clima potrebbero far perdere alle aziende che si occupano di combustibili fossili, agricoltura e automobili, circa 2,3 trilioni di dollari.
Il tutto peraltro abbastanza presto: entro il 2025.
Cifra che nel mondo anglosassone equivale a 2300 miliardi di dollari.
Gli investitori annunciano inoltre che, le aziende in questione, sono riuscite a mettersi a malapena in riga secondo gli accordi di Parigi del 2015.
Una qualsivoglia altra sterzata per una riduzione ancora più drastica delle emissioni significa mettere in ginocchio interi settori con tutto ciò che ne consegue.
Il TIME spiega il premio a Greta
Il Time ha spiegato il perchè del premio.
La «Thunberg non è la leader di un partito politico o di un gruppo di pressione.
Non è neanche la prima a usare toni allarmati sulla crisi climatica né la più qualificata a trovare una soluzione.
Nemmeno è una scienziata né una politica; non ha accesso agli strumenti tradizionali di influenza: non è una miliardaria, una principessa, una pop star, non è nemmeno una persona adulta.
È una normale adolescente che, nell’incitare al coraggio di dire la verità in faccia ai potenti, è diventata il simbolo di una generazione.
Rendendo chiaro il pericolo astratto con rabbia ficcante, Thunberg è diventata la voce più impellente sulla questione più importante che il nostro pianeta sta affrontando».