La Corea del Nord effettua il suo sesto test nucleare rivendicando il successo della detonazione di una bomba all’idrogeno modellata per poter armare un supermissile intercontinentale: la nuova sfida del leader Kim Jong-un al mondo è stata annunciata dalla tv statale Kctv ed è stata anticipata da un potente sisma ‘artificiale’ di magnitudo 6,3, secondo l’istituto geologico americano Usgs.
Da subito è maturata l’irritata reazione di Seul e Tokyo, alla quale è seguita la dura risposta della Cina che, attraverso il ministero degli Esteri, ha “condannato con forza” l’intemperanza di Pyongyang proprio quando il presidente Xi Jinping era impegnato ad aprire i lavori del vertice dei Paesi Brics, a Xiamen, altro momento a lungo preparato di grande visibilità internazionale dopo il G20 del 2016.
Dura la reazione Usa. “La Corea del Sud – scrive su twitter il presidente Donald Trump – sta realizzando, io glielo avevo detto che il dialogo non funziona, che la Corea del Nord capisce una cosa sola“. Trump ha convocato il Consiglio di Sicurezza Nazionale della Casa Bianca per parlare della Corea del Nord.
Trump vedrà i suoi consiglieri nelle prossime ore per fare il punto sul test nucleare di Pyongyang, il primo dell’era Trump. Il Tesoro americano preparerà la bozza per un pacchetto di nuove sanzioni più dure contro la Corea del Nord. Lo afferma il segretario al Tesoro americano, Steven Mnuchin, sottolineando che “è chiaro che il comportamento” di Pyongyang è “completamente inaccettabile”.
“La Corea Nord – scrive Trump in un tweet – è un Stato-canaglia ed è diventato una grave minaccia e fonte di imbarazzo per la Cina. Pechino sta cercando di aiutare ma con scarso successo”
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Ansaonline
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