Ho fatto un patto a lungo termine con San Giuseppe e Lui si è dimostrato fedele ai suoi impegni!
La parigina suor Emmanuel Mailard, della Comunità delle Beatitudini, ci offre questa toccante testimonianza
San Giuseppe, mio tenero padre….
Anni fa, ho fatto un patto con San Giuseppe: lui mi fornisce le prove della sua bontà ed io lo faccio conoscere. Sabato scorso, visto che la sua festa del 19 marzo si avvicina, mi sono rivolta a lui così durante la preghiera del mattino: “Caro San Peppino, sai che molte persone non hanno la più pallida idea della tua potenza in cielo e del tuo desiderio di aiutarli? Si privano così di tanti favori da parte tua pur avendone grande bisogno! Se vuoi nuovi amici che ti preghino, dammi una bella testimonianza e io la pubblicherò. E in più inviterò i lettori a offrirti una ‘Mesena’ prima della tua festa (PS 3). Ecco, hai un compito, datti da fare!
Il giorno dopo, una cara amica di Dubrovnik è arrivata da noi all’improvviso. Passando davanti alla nostra casa, mentre scendeva dal Podbrdo, si è fermata volentieri a casa nostra. Il suo nome é Stosija. Appena arrivata, ha manifestato la sua gioia ed il suo viso è diventato luminoso. Poi ci ha raccontato…: “Sono nata vicino a Zadar in Croazia. Da bambina sentivo la mia famiglia pregare tutti i giorni. Mi piaceva guardare la statua della Santa Famiglia come lo fanno i bambini. Mi sono sposata con un uomo di Dubrovnik e sono andata a vivere lì. A quel tempo la vita quotidiana era molto difficile e siamo partiti per lavorare in Germania dove mio marito aveva un ristorante ed una galleria d’arte. Tutte l’estati tornavamo a Dubrovnik. Ero molto più giovane e la mia vita di preghiera era piuttosto scarsa. Avevamo due bambini e tutto andava bene sino a che mio figlio si è ammalato. E’allora che Dio è venuto a prendere il primo posto nella mia vita. Nel 1985 sono venuta a Medjugorje per la prima volta con mio figlio. Invitati da Padre Slavko, eravamo presenti all’apparizione e dopo ci ha detto di andarci a confessare. Dal 1985 sono venuta spesso e questo ha completamente cambiato la mia vita! Non solamente la mia ma anche quella della mia famiglia. Rendo grazie a Dio! Quando ho sentito parlare del Santuario croato a San Giuseppe a Karlovac, ci sono subito andata. Mi sono iscritta alla fraternità di San Giuseppe ed ho cominciato a pregarlo. Così mi è diventato un potente protettore. Nel 1999 ho perso mio marito e adesso vivo a Dubrovnik. Mi piace molto questa città, ma la nostra vecchia casa in pietra, anche se magnifica (con un grande giardino ben curato) era troppo grande per me. Il mio più grosso problema era di scegliere un luogo per viverci. Da quattro anni avevamo messo la casa in vendita ma invano. Ho un gentilissimo vicino di casa che ha avuto successo nella vita. Gli ho parlato di Dio e da allora assiste regolarmente alla S.Messa. Mi domandava spesso dove sarei andata a vivere quando la casa fosse stata venduta e gli rispondevo: “Lascerò decidere a Dio. Forse una casa di ritiri o presso mia figlia”. A Medjugorje mi è capitato fra le mani il libro di Suor Emmanuel “Il bambino nascosto di Medjugorje” con tutte le sue belle storie. Ogni sera, prima di addormentarmi, domandavo alla cara Gospa di scegliere per me una storia per la notte.
Nel settembre scorso ho messo il libro sul mio cuore e con gli occhi chiusi l’ho aperto ed ho trovato la storia dell’ “Artigiano di Varsavia”.
Questa storia insegna che potete affidare le vostre necessità a San Giuseppe. Gli scrivete una lettera e attaccatela alla sua immagine. Lo pregate regolarmente e nella fede aspettate il risultato. Allora mi sono decisa di chiedere a San Giuseppe di aiutarmi e di risolvere il mio problema. Mentre guardavo la sua immagine ho detto: “Caro San Giuseppe, prega per me perché sappia se Dio vuole che resti qui! E’ tardi e ti scriverò domani la mia lettera. E’ sabato sera”. La domenica mattina sono andata alla Messa ed il mio vicino (che si chiama Giuseppe!) mi ha accolto dicendo “Siano lodati Gesù e Maria!”.
Dopo la Messa l’ho invitato a bere un caffè da me ed a chiacchierare un po’. Mentre eravamo seduti mi ha chiesto di nuovo quali erano i miei piani quando la casa fosse stata venduta. Gli ho detto: “Non lo so, vedrò. Ho ereditato un pezzo di terra di mio padre vicino a Zadar. Forse potrei vendere quella proprietà per costruire un piccolo appartamento nel mio giardino e restare qui”. Immediatamente mi ha detto: “Comprerò io quel terreno!”. Ho detto ridendo: “Perché vorreste comprarlo?”. “Voglio solo aiutarvi!” mi ha risposto. Ho guardato l’immagine di San Giuseppe e gli ho detto: “Mio caro san Giuseppe, non ti ho ancora scritto la lettera ed ecco che tu già mi rispondi!”. Stiamo preparando i documenti e come tecnico civile questo vicino ha fatto la pianta e mi aiuterà a costruire. Costruiremo anche una piccola cappella vicino alla casa, chiamata Nazareth e dedicata alla Santa Famiglia. Ho chiesto a San Giuseppe di essere il mio ministro delle finanze e di essere tutto quello che è stato nella sua casa: un buon padre di famiglia, un buon protettore, un buon genitore. Sono felice di vedere la realizzazione di tutto questo!”
Ecco, grazie a Stosija, ho ricevuto la mia storia proprio il giorno dopo la mia preghiera a San Giuseppe e in tempo per pubblicarla qua!E se mi ha procurato così presto questa testimonianza è perché anche voi adottiate questo grande Santo, ne sono sicura. Si potrebbe dire che vi cerca!
Suor Emmanuel +
Tradotto dal francese
TRATTO da “Enfants de Medjugorje”
www.enfantsdemedjugorje.fr
e-mail gospa.fr@gmail.com