‘Ho sentito una voce: ‘Guarirai!’ – Un miracolo?
La storia di Gianni Barone, primario di Chirurgia Generale del Fatebenefratelli di Napoli, che è guarito “miracolosamente” dal Coronavirus.
In un’intervista a Il Mattino ha raccontato la sua esperienza:
Il racconto del dottor Gianni Barone guarito dal Coronavirus – Dopo che un collega gli aveva detto di essere risultato positivo, a scopo precauzionale si è messo in quarantena, il primo tampone aveva dato esito negativo, poi la situazione è peggiorata: “Il 19 e il 20 marzo inizia a salire la febbre senza alcun altro segno. Prima 37,5 poi 38, senza tosse. Mi sono messo a letto in casa restando sempre isolato dal resto della famiglia (…).
Ciononostante sto sempre peggio. Chiamo il 118 e faccio un altro tampone. Il prelievo lo faccio da solo e lo consegno ai sanitari. La domenica successiva, dopo il responso positivo, comincio a star male e chiamo il 118. Mi portano al Cotugno. Alla Tac emerge la polmonite bilaterale ai lobi superiori. La emogasanalisi è alterata. Mi mettono la maschera ad ossigeno di Venturi a permanenza ad alto flusso e ne trovo giovamento. Iniziano a somministrarmi gli antivirali. Adesso parlo bene ma la voce era andata via”.
Ma è il racconto della guarigione a colpire: “Non miglioravo e volevano portarmi in terapia intensiva. In piena notte ho avuto una visione e sentito una voce. Raccontarlo mi commuove. Avevo i brividi per la febbre e sono stato avvolto come da una luce e un calore. Sento una voce indecifrabile, quasi sussurrata, che mi dice stanotte guarirai.
Il dottor Barone ritiene di essere stato un miracolato, durante la notte la febbre è scesa e il mattino seguente stava molto meglio: “Gli infermieri si sono stupiti. Mi dicono: ma lei è un’altra persona. Da livido ero tornato roseo. La primaria mi ha detto che non si vergognava a dirlo ma ero un miracolato. Mi ha visitato e la polmonite era sparita. Ho fatto il tampone ed era ancora parzialmente positivo ma ero clinicamente guarito e dunque mi hanno dimesso. Continuo a fare la quarantena a casa. Ora sto bene. È straordinario quello che mi è accaduto.”
Fonte www.vocedinapoli.it