Lo sfogo di un’infermiera in terapia intensiva: «Ho visto una paziente dire addio alla figlia con una videochiamata». Noemi Bonfiglio assiste i malati di coronavirus nel reparto terapia intensiva dell’ospedale Martini di Torino. In un commovente post su Facebook, l’infermiera ha raccontato l’ultimo saluto tra una paziente e la figlia.
Ecco le sue parole: «Non auguro a nessuno di vedere ciò che sto vedendo in ospedale nelle ultime settimane, ma so che se solo fosse possibile far provare a tutti quell’emozione provata durante quella videochiamata, sarebbero in molti a dire quel ‘ti voglio bene’ in più… Sarebbero in molti ad essere più comprensivi col prossimo».
E continua raccontando l’addio tra una donna ricoverata e la figlia. Un addio telefonico, dal momento che ai pazienti Covid-19 positivi è negato l’incontro con i propri cari. «Ho detto alla paziente ‘Signora, facciamo una videochiamata con sua figlia? Vediamo se risponde’. Squilla il telefono ed ecco, dall’altro lato della fotocamera, l’immagine di una figlia con occhi lucidi che finalmente, dopo giorni di ricovero, rivede la sua mamma in un letto di ospedale, accerchiata da operatori sanitari completamente bardati fino a non poterne scorgere neanche il viso, un monitor che suona di continuo, un casco in testa che non permette di parlare, un respiro difficile e affannoso, la stanchezza dovuta alla malattia… e dall’altro lato si odono parole dolci e tristi, leggere e pesanti allo stesso tempo ‘Sei sempre stata una guerriera mamma, non mollare mai, siamo tutti con te!’. Ed io lì accanto, dietro la mia mascherina a provare brividi e lacrime di unica emozione!! Non saprei neanche dire di che emozione si tratti… So solo che non la dimenticherò mai. Probabilmente questa è stata l’ultima volta in cui una mamma ha potuto vedere sua figlia e le ha potuto dire ti voglio bene»
E conclude: «Non importa chi venga colpito e a quale età, questo virus molto velocemente separa legami fino a spegnerli anche definitivamente. Non auguro a nessuno di vedere ciò che sto vedendo in ospedale nelle ultime settimane, ma so che se solo fosse possibile far provare a tutti quell’emozione provata durante quella videochiamata, sarebbero in molti a dire quel ‘ti voglio bene’ in più».
di Emiliana Costa per Leggo.it